Apple Watch: il cinturino è un ricettacolo di batteri

Apple Watch: il cinturino è un ricettacolo di batteri

Uno studio della Florida Atlantic University evidenzia che sul cinturino di Apple Watch e altri smartwatch si accumulano batteri su batteri.
Apple Watch: il cinturino è un ricettacolo di batteri
Uno studio della Florida Atlantic University evidenzia che sul cinturino di Apple Watch e altri smartwatch si accumulano batteri su batteri.

Apple Watch è un prezioso alleato per il monitoraggio della salute generale di chi lo indossa, grazie alle funzioni per il controllo del battito cardiaco, dell’ossigeno nel sangue ecc., ma può al tempo stesso essere dannoso su questo piano, trasformandosi in un vero e proprio ricettacolo di batteri.

Apple Watch: Staphylococcus spp a portata di cinturino

Un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Advances in Infectious Disease mette infatti in luce come indossando tutto il giorno e tutti i giorni Apple Watch e altri smartwatch, i cinturini, che difficilmente vengono lavati, possono accumulare batteri su batteri, alcuni dei quali anche particolarmente pericolosi.

A dare l’allarme sono stati i ricercatori della Florida Atlantic University, dopo aver testato cinturini di diversi materiali al fine di determinare quale di questi ospitasse il maggior numero di batteri e quali.

Dall’analisi è quindi emerso che i batteri erano presenti in concentrazione maggiore sui cinturini di stoffa, poi su quelli in plastica e gomma, in quanto le loro superfici porose e statiche li attirano e ne facilitano la proliferazione. A seguire trovano poso i cinturini in pelle, mentre quelli in metallo, in special modo oro e argento, sono risultati con la minor carica batterica.

Tra i principali batteri individuati vi è lo Staphylococcus spp, responsabile delle infezioni da staffilococco, presente in circa l’85% dei cinturini che sono stati esaminati. Circa il 60% è invece risultato positivo all’Escherichia coli, mentre il 30% dei cinturini portava in dote lo Pseudomonas, un batterio resistente agli antibiotici associato a sepsi e polmonite.

Fonte: New York Post
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Pubblicato il
21 ago 2023
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