Come conseguenza della battaglia legale tra Apple e la società Masimo, che ha accusato il colosso di Cupertino di aver rubato la sua tecnologia di monitoraggio dell’ossigeno nel sangue, gli Apple Watch venduti negli Stai Uniti sono sprovvisti di pulsossimetro. Le cose, però, potrebbero presto cambiare, molto prima del 2028, ovvero l’anno in cui scadranno i brevetti di riferimento.
Apple Watch: nuove speranze per il monitoraggio dell’ossigeno nel sangue
Joe Kiani, il CEO di Masimo, si è infatti dimesso la scorsa settimana, lasciando ad Apple la speranza di un accordo anticipato in merito alla tecnologia di monitoraggio dell’ossigeno nel sangue. Considerando la situazione, il gruppo capitanato da Tim Cook ha ora buone possibilità di iniziare a negoziare con l’altra società e cercare un accordo di licenza.
Apple e Masimo hanno iniziato a discutere di una collaborazione nel 2013, due anni prima del lancio del primo Apple Watch. Le cose tuttavia non andranno per il verso giusto dopo che Apple assunse il Chief Medical Officer di Masimo, il dott. Michael O’Reilly, nel 2014.
Da tenere presente che Kiani è stato uno dei più grandi critici di Apple negli ultimi anni e ha persino citato in giudizio la “mela morsicata” per tecnologia rubata. Dopo aver vinto in tribunale, Kiani ha detto in una dichiarazione rilasciata alla redazione di Bloomberg che uno scenario del genere è indice del fatto “anche le aziende più grandi e potenti devono rispettare i diritti intellettuali degli inventori americani e devono affrontare le conseguenze quando vengono sorpresi a violare i brevetti altrui”.