Stando a quelli che sono i risultati di un recente studio pubblicato questo mese sulla rivista open access Digital Health, lo smartwatch del gruppo di Cupertino, per la precisione Apple Watch Series 6, è in grado di rilevare in modo affidabile gli stati di ridotta saturazione di ossigeno nel sangue, al pari di quanto sono in grado di fare i pulsossimetri di livello medico.
Apple Watch: funziona come i pulsossimetri di livello medico
Lo studio, che va ad aggiungersi ai vari già effettuati in passato, l’ultimo dei quali relativo ai problemi cardiaci, è stato condotto con 24 partecipanti sani, ciascuno di quali munito di Apple Watch Series 6 sul polso sinistro e di un sensore per pulsossimetro sul dito medio sinistro (Masimo Radical-7).
L’obiettivo era quello di verificare come uno smarwatch in grado di misurare la saturazione di ossigeno nel sangue periferico (SpO2) permettesse di rilevare l’ipossiemia rispetto a un pulsossimetro di livello medico.
Lo studio ha generato 642 coppie di misurazioni individuali dell’ossigeno nel sangue. Le differenze nelle misurazioni individuali tra lo smartwatch e l’ossimetro entro il 6% possono essere previste per letture di SpO2 dal 90% al 100% e fino all’8% per letture di SpO2 inferiori al 90%.
In base all’andamento dello studio, i ricercatori hanno quindi affermato quanto segue.
La distorsione della SpO2 tra lo smartwatch e l’ossimetro è stata dello 0,0% per tutti i punti dati. Il bias per la SpO2 inferiore al 90% è stato dell’1,2%. Le differenze nelle misurazioni individuali tra lo smartwatch e l’ossimetro possono essere comprese entro il 6% di SpO2 per le letture di SpO2 tra il 90% e il 100% e fino all’8% per le letture di SpO2 inferiori al 90%“