Senza alcuna spiegazione ufficiale fornita, le applicazioni iOS e Android di DeepSeek non sono più disponibili per il download in Italia, dalle piattaforme App Store e Google Play. Lo screenshot qui sotto fotografa il messaggio visualizzato provando a scaricare la versione per iPhone da link diretto, mentre effettuando una ricerca dallo store non compare alcun risultato. È assente anche dalle classifiche delle più popolari.
Dove sono le applicazioni di DeepSeek in Italia?
La situazione non cambia sul fronte Android. La ricerca per il termine “deepseek” non mostra elementi e nemmeno nelle classifiche ce n’è traccia. La scheda dell’app sembra ancora raggiungibile, ma non è più indicizzata. A cosa è dovuta la cancellazione?
Potrebbe avere in qualche modo a che fare con l’intervento odierno del Garante Privacy. L’autorità (come fatto a suo tempo con ChatGPT) ha chiesto informazioni relative alle modalità di raccolta e di trattamento dei dati, che si ritiene possano transitare dalla Cina. Al momento, si tratta comunque di un’ipotesi, non ci sono dichiarazioni ufficiale da riportare.
Il blocco, se così lo si può chiamare, sembra interessare solo il nostro paese. DeepSeek risulta ancora in download dagli store ufficiali di iOS e Android negli altri territori europei, come si può verificare navigando con un indirizzo IP estero (attraverso una VPN o con altro metodo) oppure visitando le schede localizzate.
Chi ha già installato l’applicazione può continuare a utilizzarla, per ora non si registrano stop al funzionamento. Non ci sono problemi nemmeno con l’interfaccia desktop raggiungibile dal sito ufficiale. Curiosamente, chiedendo “Sei stata bannata dall’Italia”, risponde con riferimento a ChatGPT. Una crisi d’identità in salsa AI?
Questa mattina abbiamo dedicato un approfondimento alle limitazioni che la censura cinese applica all’intelligenza artificiale di DeepSeek, anche al suo modello più evoluto, R1. Interpellandola su temi come Taiwan, Xi Jinping e piazza Tienanmen, non risponde o suggerisce di cambiare argomento.