Come ogni anno, il primo giorno d’aprile è un appuntamento irrinunciabile per netizen e operatori del web per diffondere verosimili bufale, notizie sensazionali confezionate ad arte. Per far abboccare i più creduloni. L’ironia che avvolge l’informazione fatta di bit rischia però, in alcuni casi, di generare enorme diffidenza in chi legge al punto di bollare come fake notizie ed avvenimenti. A furia di gridare al lupo, rischiano di passare inosservate situazioni che di falso hanno ben poco.
Quest’anno c’è stata una vera e propria gara a chi la sparava più grossa: elencare tutti i vari tentativi, più o meno riusciti sembra davvero impossibile proprio a causa della vastità del fenomeno. Di sicuro, tra i vivai più prolifici di pesci d’aprile va segnalato in primis quello di Google, che ha annunciato in pompa magna l’arrivo di CADIE (Entità Cognitiva Autoeuristica a Intelligenza Distribuita), entità senziente sotto forma di piccolo panda il cui scopo è quello di aiutare la navigazione web e non solo: CADIE ha letteralmente stravolto il web per un intero giorno, partendo dal suo blog personale , sino ad arrivare a consigliare di provare Chrome in 3D “dal momento che secondo i miei calcoli nell’81% delle case degli utenti è presente almeno un paio di occhiali blu e rossi”. Ma non solo: Google ha capovolto YouTube, mostrando sottosopra i video e mettendo nel panico moltissimi utenti. Quantomai semplice, la spiegazione del gesto: “I nostri test interni hanno dimostrato che i monitor moderni offrono una migliore qualità di immagine quando vengono capovolti – spiegano le menti dietro al nuovo layout – un po’ come i materassi, che è consigliabile girare ogni sei mesi”.
Se non si fosse trattato di clamorose bufale, il primo aprile avrebbe cambiato radicalmente il web per come lo si conosce da qualche anno: in un solo giorno, lo storico Guardian decide di abbandonare la carta per condensare gli articoli nei 140 caratteri offerti da Twitter. Ma il vero cambiamento epocale sta nell’avvenuta acquisizione di The Pirate Bay: in barba ai processi che vedono coinvolto il motore di ricerca per torrent più famoso di tutti, la dirigenza di TPB ha trovato un accordo con Warner Bros, per una cifra superiore ai 10 miliardi di euro.
Ma a quanto pare, la corona di indiscusso re delle burle telematiche sembra però essere destinata a Twitter, acquistato da Identi.ca nonostante la clamorosa offerta di 635 milioni di dollari in azioni fatta da Google. La dirompente decisione sarebbe stata generata dalla paura dei vertici di Twitter di non riuscire a monetizzare . Sempre parlando di Twitter, Wired segnala l’ultimo tentativo per far cassa, il primo gadget marchiato Twitter che nonostante l’appeal da calcolatrice nasconde camera da 5Mpx, GPS, WiFi e Bluetooth. Peccato che con un gioiellino del genere a portata di mano, l’azienda abbia deciso di limitare i tweet a disposizione ad un solo messaggio per utente in tutto l’arco della giornata.
Mentre Expedia offre viaggi low cost su Marte (al ridicolo prezzo di 99 dollari tasse incluse) e Hotels.com offre camere sulla Luna al modico prezzo di 800 dollari a notte, l’Africa risolve i suoi problemi di digital divide grazie alla cablatura dell’intero continente effettuata da Seacom. Per gli appassionati di fotografia, Kodak ha lanciato la eyeCamera 4.1 , che permette di scattare con un battito di ciglia e di postare le immagini direttamente sui maggiori social media, tra cui Flickr, a cui è ispirato il gemello odoroso Smellr , il primo social network dedicato esclusivamente agli odori.
Appaiono piuttosto scontate, invece, le numerosissime segnalazioni giunte da ogni parte del web relative ai temibili attacchi di Conficker , ritenuto responsabile nientemeno che del blocco improvviso, avvenuto a mezzanotte, del Big Ben di Londra. Molto innovativa, invece, la tecnologia di cloud computing lanciata da Amazon: l’azienda sembrerebbe aver inteso alla lettera il nome dedicato, sviluppando il Floating Amazon Cloud Environment ( FACE ), utilizzando veri e propri dirigibili da far sorvolare nell’aria. Come una nuvola, appunto.
Ma la vera e propria perla, secondo molti utenti, è quella inventata da Qualcomm, la quale ha annunciato di aver trovato la soluzione definitiva ai problemi di connettività, creando la prima rete WiFi ubiqua: Convergence . Piuttosto che disseminare l’intero pianeta di antenne, i geniacci dei laboratori di ricerca hanno riscoperto il mistero della creazione, dando vita a piccioni dotati di trasmettitori wireless all’interno del loro organismo. Dopo alcuni test, però, i piccioni si sarebbero rivelati troppo deboli ed esposti a stragi da parte di gatti e altri animali. Per evitare l’inconveniente, Qualcomm ha dato vita ad un nuovo essere, combinando la resistenza e la tenacia del lupo con le abilità aviatorie del piccione. Nasce così il wolfpigeon, soluzione affidabile secondo i tecnici ma forse un po’ troppo incline a lasciarsi prendere dagli istinti animaleschi tipici del lupo. Quindi, per evitare ecatombi di bestiame e attacchi dal cielo alla popolazione, i ricercatori hanno incrociato uno squalo bianco con un falco, dando vita allo sharkfalcon, il cui compito è quello di sorvegliare la popolazione di wolfpigeon limitandone gli eccessi. Qualora anche gli sharkfalcon dovessero ribellarsi, Qualcomm ha pensato alla soluzione finale: il crocodeagle, mitologico essere metà aquila e metà coccodrillo quattro volte più grande di uno sharkfalcon, “volerà nei cieli, fino ad oscurare il sole, semmai gli sharkfalcon decideranno di sterminare la razza umana”.
Vincenzo Gentile