Aptos è il nuovo font di default per Microsoft (addio Calibri)

Aptos è il nuovo font di default per Microsoft

Microsoft ha svelato quello che sarà il suo nuovo font di default: si chiama Aptos (già Bierstadt) e prenderà il posto di Calibri.
Aptos è il nuovo font di default per Microsoft
Microsoft ha svelato quello che sarà il suo nuovo font di default: si chiama Aptos (già Bierstadt) e prenderà il posto di Calibri.

Trascorsi 15 anni dall’adozione di Calibri, Microsoft ha scelto quello che sarà il nuovo font di default per il suo intero ecosistema di prodotti, servizi e applicazioni: Aptos. Un cambiamento dettato anzitutto dalla volontà di adattarsi ai nuovi dispositivi in circolazione: La tecnologia che utilizziamo ogni giorno è cambiata e così, abbiamo iniziato la nostra ricerca per il font perfetto per gli schermi in alta risoluzione.

Il nuovo font Microsoft: addio Calibri, c’è Aptos

Il percorso ha avuto inizio nell’aprile 2021, quando la software house ha chiesto ai suoi utenti di votare tra una selezione di cinque font per trovare quello giusto: Bierstadt, Grandview, Seaford, Skeena e Tenorite. A spuntarla è stato il primo del quintetto, Bierstadt, ribattezzato poi Aptos in omaggio a una località della contea di Santa Cruz, in California. A crearlo è stato il designer Steve Matteson già al lavoro in passato sul formato TrueType per Windows e sul ben noto Segoe.

Esempi di utilizzo di Aptos, il nuovo font di default di Microsoft

Di tipo sans serif (senza grazie), Aptos troverà posto anzitutto negli applicativi che compongono la suite Office (ora Microsoft 365) a partire a stretto giro da Word, Outlook, PowerPoint ed Excel. A caratterizzarlo sono l’impiego di forme geometriche, i tratti netti e la capacità di adattarsi alle esigenze di ogni lingua in modo da risultare sempre chiaro e ben comprensibile, a ogni dimensione e su qualsiasi tipologia di supporto, digitale o cartaceo.

Giunge dunque a conclusione l’era di Calibri, introdotto con la distribuzione di Office 2007 con l’obiettivo, all’epoca, di rimpiazzare Times New Roman e di mandare definitivamente in pensione Arial (obiettivo in verità mai raggiunto). Gli altri quattro font citati poc’anzi, ovvero Grandview, Seaford, Skeena e Tenorite, battuti da Bierstadt, saranno comunque selezionabili all’interno degli applicativi del pacchetto Office.

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Pubblicato il
14 lug 2023
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