Gli sviluppatori hanno da poco rilasciato la nuova ISO dell’ultimo aggiornamento dell’anno di una delle distribuzioni più note, vale a dire Arch Linux 2024.12.01, che in questa versione più recente introduce ora alcune novità tra cui il recentissimo kernel Linux 6.12, uscito alcune settimana fa, e Archinstall 3.0, il quale migliora l’esperienza di installazione del sistema.
Arch Linux 2024.12.01: le novità dell’ultima versione dell’anno
Arch Linux 2024.12.01 è la prima ISO disponibile a includere il nuovo kernel Linux 6.12, che espande ulteriormente il supporto hardware, sia per quanto riguarda i dispositivi recentissimi che quelli più datati, dando la possibilità di eseguire senza problemi il sistema su una gran tipologia di hardware.
Oltre a ciò, l’ultima versione del programma di installazione Achinstall 3.0 rinnova ora l’interfaccia testuale TUI, ora in grado di riprodurre layout più complessi basandosi su Curses, ma mantenendo comunque la familiarità a cui gli utenti sono abituati. Ma oltre all’interfaccia rinnovata, il programma di installazione introduce anche il supporto per il ruff lifting, oltre a una nuova funzione get_loop_devices() per il recupero dei dispositivi loop, la possibilità di escludere il dispositivo loop ISO del sistema, insieme a campioni di configurazione aggiornati e miglioramenti alla qualità del codice.
Il nuovo programma di installazione di Arch Linux 2024.12.01 aggiunge anche la ripetizione del recupero dei mirror, oltre alla possibilità di ignorare la configurazione per crittografare il disco quando non viene impostata alcuna password, una migliore selezione del mirror locale, così come un miglior profilo per il gestore di finestre i3 e la cancellazione esplicita delle partizioni LUKS.
La nuova versione del sistema include, come di consueto, anche tutti i pacchetti aggiornati a novembre 2024 ed è già disponibile al download dalla pagina ufficiale per coloro che desiderano installarlo per la prima volta. Chi invece ne fa già uso nel proprio sistema può eseguire l’aggiornamento attraverso il comando “sudo pacman -Syu” da eseguire nel terminale, oppure può far uso del gestore di pacchetti predefinito.