Nei giorni del Computex 2019 di Taiwan, ARM svela le novità hardware che troveranno posto all’interno di parte dei dispositivi mobile in arrivo sul mercato a partire dal prossimo anno, all’alba dell’era 5G. CPU, GPU e processori per l’esecuzione delle applicazioni di intelligenza artificiale, architetture inedite che promettono un balzo in avanti in termini di prestazioni, con un occhio di riguardo ai consumi.
ARM Cortex-A77
Partiamo da Cortex A-77. Le performance nell’esecuzione delle istruzioni aumentano del 20% rispetto a quelle di Cortex-A76, che a sua volta già aveva fatto segnare un +35% rispetto al predecessore Cortex-A75, segnando la transizione ai 7 nm. È il risultato di un processo di ottimizzazione (hardware e software) che nel concreto andrà a tradursi, sugli smartphone, in attese inferiori durante l’apertura delle applicazioni o l’elaborazione dei contenuti. Ne beneficeranno anche le esperienze in realtà aumentata e virtuale.
ARM Mali-G77
Pensata per soddisfare le esigenze più avanzate in termini di mobile gaming, anche la nuova GPU di casa ARM promette un boost del 40% circa in termini di performance. La differenza è visibile nel grafico qui sotto, con Mali-G77 che distacca il predecessore Mali-G76 in ognuno dei test condotti. Merito dell’architettura battezzata Valhall che garantisce anche una riduzione pari al 30% in termini di consumi.
ARM ML Processor
La carrellata si conclude con l’evoluzione del ML Processor, introdotto lo scorso anno come parte dell’iniziativa Project Trillium del gruppo legata all’edge computing. Come si può intuire già dal nome si tratta di una componente dedicata alle operazioni di intelligenza artificiale e machine learning. L’efficienza energetica è stata più che raddoppiata e le performance nella gestione della memoria addirittura triplicate.
Le novità svelate da ARM troveranno posto nei chipset che realtà come Qualcomm (Snapdragon), Samsung (Exynos) e Apple (serie A) metteranno a disposizione dei produttori. Nei giorni scorsi abbiamo scritto su queste pagine dell’interruzione dei rapporti tra il chipmaker britannico e Huawei.