Il motore dei dispositivi mobile ha bisogno di prestazioni da fuoriserie, rapportate a consumi da utilitaria. Per riuscire a raggiungere questo compromesso, due scuderie differenti hanno scelto di unire gli sforzi. IBM ha una comprovata esperienza nella ricerca e sviluppo di semiconduttori, mentre ARM è semplicemente il leader attuale dei chip per smartphone. La partnership appena annunciata servirà ad accelerare il ritmo.
La precedente alleanza tra i due colossi era incentrata sulla produzione di wafer di silicio a 32 e 28 nanometri. Lo scopo di questa nuova missione è invece quello di produrre chip ARM based di nuova generazione, ancora più piccoli, realizzati con un processo produttivo a 14nm e completamente incentrati sul settore mobile.
Secondo IBM, per spingersi oltre e realizzare geometrie sempre più miniaturizzate il lavoro di squadra è diventato fondamentale. Il reparto Microelectronics di Big Blue metterà i suoi esperti al servizio della tecnologia ARM, per raffinare l’architettura attuale e rivoluzionare il mercato di smartphone e tablet.
La possibilità di utilizzare un die con dimensioni ancora più contenute, a parità di transistor, dovrebbe innanzitutto assicurare una maggiore durata della batteria sui device di domani. La road map di questo ambizioso progetto non è stata rivelata ma l’unione servirebbe proprio per tentare di arrivare al traguardo in tempi brevi.
Roberto Pulito