Arm revocherà la licenza a Qualcomm?

Arm revocherà la licenza a Qualcomm?

Arm ha inviato un preavviso di 60 giorni, al termine dei quali potrebbe revocare la licenza e quindi impedire la progettazione dei chip Snapdragon.
Arm revocherà la licenza a Qualcomm?
Arm ha inviato un preavviso di 60 giorni, al termine dei quali potrebbe revocare la licenza e quindi impedire la progettazione dei chip Snapdragon.

Arm potrebbe revocare la licenza a Qualcomm. L’azienda di Cambridge (Regno Unito), acquisita da SoftBank a luglio 2016, ha inviato un preavviso di 60 giorni per l’annullamento del contratto. In tal caso, l’azienda californiana non potrebbe più vendere i chip Snapdragon per PC e smartphone. Gli esperti del settore credono che le due parti troveranno un accordo extragiudiziale, evitando lo scontro in tribunale.

Qualcomm non può usare le licenze Arm di Nuvia

L’origine della disputa risale al 2021, quando Qualcomm ha acquisito Nuvia. Quest’ultima ha ricevuto da Arm le licenze per realizzare una CPU. Secondo l’azienda di Cambridge, l’acquisizione non comporta il trasferimento automatico delle licenze, quindi era necessario sottoscrivere un nuovo accordo.

Qualcomm ha invece utilizzato le tecnologie di Nuvia per progettare la CPU Oryon integrata nei chip Snapdragon X Elite/Plus per Copilot+ PC e Snapdragon 8 Elite per smartphone. A fine agosto 2022, Arm ha denunciato l’azienda californiana, chiedendo la distruzione dei progetti basati sulle licenze Arm ereditate da Nuvia (tra l’altro scadute a febbraio 2023).

Le prime udienze in tribunale sono previste il 16 dicembre. Arm ha intanto inviato un preavviso di 60 giorni, al termine dei quali revocherà le licenze e Qualcomm non potrà più utilizzarle per progettare i chip Snapdragon. Secondo gli esperti del settore, alla fine verrà raggiunto un accordo extragiudiziale, ma Qualcomm dovrà pagare royalties più alte di quelle pagate da Nuvia.

Un portavoce di Qualcomm ha dichiarato:

Si tratta di un’altra delle solite minacce da parte di ARM. Altre minacce infondate progettate per intimidire un partner di lunga data, interferire con le nostre CPU leader nelle prestazioni e aumentare le percentuali di royalty indipendentemente dagli ampi diritti previsti dalla nostra licenza di architettura. Con un processo che si avvicina rapidamente a dicembre, il disperato stratagemma di Arm sembra essere un tentativo di interrompere il processo legale e la sua richiesta di risoluzione del contratto è completamente infondata. Siamo fiduciosi che i diritti di Qualcomm ai sensi del suo accordo con Arm saranno confermati. La condotta anticoncorrenziale di Arm non sarà tollerata.

Da alcune settimane circolano indiscrezioni su una possibile offerta di acquisto per Intel. Forse Qualcomm vuole avere un “piano B” (progettare chip x86) in caso di sconfitta in tribunale.

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
23 ott 2024
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