ARM non sembra avere alcuna intenzione di rimanere fossilizzata sul mercato degli smartphone per l’eternità e ha iniziato già da tempo a lavorare con logiche costruttive differenti, per soddisfare ulteriori esigenze di mercato. L’architettura dietro al nuovo processore Cortex “Eagle” A15, pensato anche per notebook, internet tablet e piccoli server web, risponde alla sfida lanciata da Intel, AMD e Qualcomm proprio sul territorio del multi-core a basso consumo energetico. Per ottimizzare le performance dei device portatili dotati di uno schermo ampio, senza incidere troppo sulla durata della batteria.
Naturale evoluzione del neonato Cortex A9, questo processore di nuova generazione sarà in grado di lavorare fino alla frequenza record di 2,5 GHz in configurazione quad-core. Ogni core del chip disporrà di una memoria cache L1 dedicata e di una cache L2 condivisa che potrà arrivare fino a 4MB.
Il Cortex A15 verrà prodotto in diverse versioni , anche per rispettare i limiti di consumo imposti dai vari hardware. La versione destinata a smartphone e piccoli dispositivi portatili dovrebbe ad esempio lavorare tra 1 e 1,5 GHz in configurazione single o dual-core, mentre il chip diretto a netbook e notebook arriverà ad un massimo di 2 Ghz, dual o quad-core. Il top di gamma del Cortex A15 resterà presumibilmente riservato ai server a basso consumo, home e web.
ARM promette una migliore gestione della virtualizzazione (ideale, ad esempio, per far girare più sistemi operativi sullo stesso device) e delle istruzioni SIMD che processano più dati in contemporanea per velocizzare l’esecuzione di applicazioni multimediali. Assicurata anche una compatibilità totale con Java, Flash, Android, Linux, Symbian, Ubuntu e la versione embedded di Windows 7.
A quanto pare però i Cortex A15 non arriveranno sul mercato prima del 2013, prodotti su licenza con un processo a 32/28 nm da Samsung, Texas Instruments, e ST-Ericsson. Marchi che hanno anche collaborato alla messa a punto dell’ambizioso progetto.