ARM Holdings comunica le performance finanziarie registrate nel corso dei primi tre mesi del 2013, con numeri decisamente positivi a testimoniare un mercato dei gadget mobile costantemente in salita. Le cifre in gioco non sono stellari, ovviamente, visto che la società britannica guadagna “solo” sulle architetture di processore fornite in licenza ad aziende terze.
Il trimestre di ARM si è chiuso con ricavi per 170,3 milioni di sterline, mentre i profitti sono stati 89,4 milioni per un incremento del 44 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+26 per cento considerando anche gli obblighi con il fisco britannico).
La società europea fornisce poi qualche cifra sui chip basati sulle varie revisioni della propria architettura SoC basata su set di istruzioni RISC: nel suo complesso, dice ARM, l’industria elettronica ha commercializzato il 35 per cento di gadget con CPU ARM rispetto al 2012 per un totale di 2,6 miliardi di chip.
“I dispositivi di tutti i giorni stanno diventando più intelligenti, connessi ed efficienti dal punto di vista energetico – sostiene la corporation – il che aumenta la rilevanza e la domanda per la tecnologia ARM”.
Il trimestre appena concluso ha sancito in particolare l’affermazione dei prodotti di nuova generazione per architettura di processore (ARMv8), GPU (Mali) e configurazione multi-CPU (big.LITTLE) per smartphone e gadget mobile, dice ancora ARM.
Alfonso Maruccia