Non è del tutto chiaro quanto sta accadendo tra ARM China e quella che almeno sulla carta è la sua parent company britannica. Quest’ultima dal Regno Unito ha reso noto in data 4 giugno di aver sollevato Allan Wu dal ruolo di amministratore delegato della joint venture nel paese asiatico per sostituirlo con due co-CEO (Ken Phua e Phil Tang), ma da Oriente è presto giunta la smentita con una dichiarazione che conferma Wu al suo posto infischiandosene della direttiva ricevuta.
Non ci sono cambiamenti per la leadership di ARM China, con il CEO e Presidente Allen Wu che continua a guidare l’azienda.
ARM e ARM China: storia di CEO e incomprensioni
Il quartier generale UK ha reso noto attraverso Bloomberg che il licenziamento è stato deciso al termine di un’indagine avviata dopo aver raccolto diverse segnalazioni, da cui sono emerse prove sufficienti a dimostrare un conflitto d’interessi e violazioni delle norme che riguardano i dipendenti.
Va ricordato che nel 2016 la britannica ARM è passata sotto il controllo della giapponese SoftBank con un’acquisizione valutata dal punto di vista economico circa 24 miliardi di sterline. La fondazione di ARM China risale al 2018 quando il gruppo nipponico ha ceduto il 51% della propria sussidiaria cinese a un consorzio composto da China Investment Corp, Silk Road Fund e Temasek Holdings (quest’ultima di Singapore). Al momento ARM Limited controlla il 47,33% della società.