La settimana scorsa era stata annunciata una “chiamata alle armi digitale”. Numerosi hacker hanno risposto all’appello del governo ucraino e, in collaborazione con la polizia informatica, hanno già colpito diversi siti russi. Gli attacchi vengono coordinati attraverso un canale Telegram. Continua anche l’offensiva del collettivo Anonymous.
Cyber volontari colpiscono siti russi
Il Ministro per la Trasformazione Digitale, Mykhaylo Fedorov, aveva annunciato la creazione di un’armata digitale per rispondere agli attacchi informatici effettuati da cybercriminali vicini al governo russo. L’elenco dei bersagli e i risultati delle operazioni sono pubblicati sul canale Telegram “IT ARMY of Ukraine“.
We are creating an IT army. We need digital talents. All operational tasks will be given here: https://t.co/Ie4ESfxoSn. There will be tasks for everyone. We continue to fight on the cyber front. The first task is on the channel for cyber specialists.
— Mykhailo Fedorov (@FedorovMykhailo) February 26, 2022
I cyber volontari hanno colpito e messo offline diversi siti russi e bielorussi attraverso attacchi DDoS. La polizia informatica ha confermato che sono fuori uso molti siti del governo, inclusi quello del Cremlino e dell’FSB, di alcuni media di stato, aziende e banche, tra cui RT, Gazprom e Sberbank. In un messaggio di ieri viene chiesto agli hacker di attaccare Sberbank per bloccare il funzionamento degli ATM, impedendo quindi il prelievo di denaro.
Un altro messaggio invita i cyber volontari a condividere il maggior numero di informazioni sugli oligarchi russi (dati personali, account social, numeri di telefono e altro). La polizia informatica ucraina ha attivato un bot Telegram per raccogliere tutti i dettagli sulle vulnerabilità dei sistemi di difesa russi. È stato inoltre chiesto ai proprietari di oltre 30 VPN di interrompere il servizio in Russia, eliminando gli indirizzi IP locali.
Oltre al collettivo Anonymous ci sono altri gruppi che portano avanti le loro campagne contro gli invasori e il loro alleato. Gli hacker di Cyber Partisans hanno bloccato il sistema di controllo della rete ferroviaria della Bielorussia per impedire il trasporto dei militari russi verso il nord dell’Ucraina.