Arresto Pavel Durov: tutte le accuse contro il CEO

Pavel Durov rimarrà in custodia cautelare fino al 28 agosto. La procuratrice della Repubblica ha intanto formalizzato le accuse per il fondatore e CEO di Telegram, dopo l’arresto avvenuto il 24 agosto all’aeroporto di Le Bourget. Nel comunicato stampa del tribunale è scritto che l’indagine è stata avviata contro una “persona anonima”.

Telegram è una piattaforma per criminali

Nonostante sapesse di essere ricercato dalle forze dell’ordine francesi, Durov ha deciso di atterrare all’aeroporto di Le Bourget con il suo jet privato. La decisione è piuttosto insolita, visto che viaggia pochissimo in Europa. Qualcuno ipotizza che abbia scelto volutamente di consegnarsi alle autorità transalpine per ottenere protezione contro eventuali azioni di Putin (ma sono congetture). Durov ha cittadinanza francese, oltre che russa, emiratina e nevisiana.

La procuratrice Laure Beccuau ha firmato il comunicato stampa in cui sono elencate 12 accuse:

• Gestione di una piattaforma che consente transazioni illegali di gruppi organizzati
• Rifiuto di comunicare, su richiesta delle autorità competenti, informazioni o documenti necessari per effettuare intercettazioni consentite dalla legge
• Complicità nel possesso di immagini pornografiche di minori
• Complicità nella distribuzione e offerta di immagini pornografiche di minori
• Complicità nell’acquisto, trasporto, possesso, offerta e vendita di sostanze narcotiche
• Complicità nell’offerta e vendita di apparecchiature, strumenti e software per accedere o danneggiare sistemi di elaborazione dati
• Complicità nell’organizzazione di frodi
• Associazione criminale con lo scopo di commettere un crimine punibile con almeno 5 anni di prigione
• Riciclaggio di denaro derivante da attività criminali
• Fornitura di servizi di crittografia per garantire riservatezza senza dichiarazione certificata
• Fornitura di un tool di crittografia non esclusivamente per l’autenticazione senza dichiarazione
• Fornitura di un tool di crittografia per garantire l’autenticazione

Entro domani il giudice deciderà se le prove sono sufficienti per un processo o se Durov può essere liberato.