Sono arrivati i nuovi iMac. Presentati nei giorni scorsi e da poche ore disponibili all’acquisto, dei nuovi “all-in-one” di Cupertino sappiamo ormai tutto. Grande attenzione sul chip, grande cura del design, forte scommessa sulle performance. Ma non è tutto e nella scelta non si compia l’errore di sottovalutare un dettaglio tanto sottile quanto fondamentale: il colore.
Il colore dei nuovi iMac
Eccoli, i nuovi iMac. Nell’ordine: verde, giallo, arancione, rosa, viola, blu e argento.
Se l’argento può essere identificato come il colore “neutro”, quello più trasparente alla vista e meno impattante nell’esperienza, tutti gli altri assumono giocoforza un ruolo. Il colore permea infatti ogni singolo elemento del display e del supporto, portando quindi di fronte alla vista un colore specifico per molte ore al giorno.
Apple lo sa tutto ciò ed ha voluto pertanto usare un primo importante artificio: i colori sono più intensi nella parte posteriore e più smorzati nella parte anteriore, così da limitarne l’invadenza al cospetto dell’utente impegnato nel lavoro:
Ha colori più tenui e bordi più sottili nella parte anteriore per aiutare a concentrarsi sui contenuti, mentre sul retro presenta tonalità più intense e sgargianti.
Sicuramente “aiutare a concentrarsi sui contenuti” è un aspetto importante, ma non è ancora tutto. Ogni singolo colore, infatti, ha una sua importanza, un suo specifico impatto, una sua funzione. Del resto è o non è il display il centro del proprio ufficio, della propria postazione e della propria vita professionale?
Colori attualmente disponibili
- Apple iMac argento
- Apple iMac azzurro
- Apple iMac rosa
- 256 GB (1719 euro)
- Apple iMac verde
L’importanza del colore
Si prendano ad esempio i colori caldi, che in questa gamma iMac possono essere identificati in giallo, arancione e rosa: alla loro vista il cuore tende ad aumentare il ritmo del battito, alzando la soglia di attenzione e stimolando produttività e creatività. Tutto ciò, però, alla lunga può tradursi in un fattore di stanchezza e stress: ecco perché si sconsiglia ad esempio di riempire di colori caldi un ufficio, preferendone piccoli inserti che possano fungere da stimolo visivo senza impattare eccessivamente in ottica di tensioni e fatiche di lungo periodo.
Al contrario, blu e verde hanno tendenzialmente un effetto rilassante, riconciliante con dimensioni che l’essere umano è istintivamente portato a ricollegare con la natura e la calma. Ecco perché sono consigliati in quegli ambienti che hanno il compito di abbassare il battito cardiaco, generare calma e favorire la riflessione.
Il viola della gamma iMac sembra poter essere a metà del guado tra le due direttrici: sufficientemente blando per suggerire pacatezza, ma al tempo stesso vivace ad indicare carattere. Probabilmente il colore dei creativi, di chi cerca un tocco frizzante nel proprio lavoro e nel design del proprio ufficio.
Discrezione o personalità
La parte posteriore dirà qualcosa di noi ai nostri interlocutori o colleghi, la parte anteriore rappresenterà invece il contesto visivo entro cui si andranno a costruire i contenuti. C’è un motivo per cui gli schermi sono spesso bianchi, grigi, neri, comunque neutri alla vista: lasciano che sia il monitor a parlare, scomparendo alla percezione dell’utente. Gli iMac hanno invece una spiccata personalità che molto dice dell’utente, molto dice del suo lavoro, ma molto dice anche della casa produttrice. Inevitabilmente un iMac sarà infatti elemento distintivo che caratterizza l’ambiente di lavoro al pari della mela. Scegliere l’argento o scegliere uno dei colori disponibili rappresenta dunque anche una scelta di campo tra la discrezione ed una più spiccata presenza nell’ambiente circostante.
Insomma, non sono soltanto colori tali per cui uno vale l’altro: chi sceglie l’iMac ha scelto di scegliere e le opzioni che ha di fronte hanno ognuna un preciso significato.