L’esecuzione del contratto per la realizzazione del lander lunare è stata sospesa per la seconda volta. La decisione della NASA è arrivata tre giorni dopo la denuncia presentata da Blue Origin. L’ennesimo ritardo potrebbe avere conseguenze sulla roadmap, in base alla quale l’essere umano dovrebbe ritornare sulla Luna nel 2024.
Artemis HLS: tutto fermo
L’agenzia spaziale statunitense aveva già sospeso il contratto da 2,9 miliardi di dollari assegnato a SpaceX, in attesa della decisione del GAO (Government Accountability Office) comunicata 95 giorni dopo la presentazione del ricorso da parte di Blue Origin.
In seguito alla bocciatura del ricorso, l’azienda di Jeff Bezos ha deciso di presentare appello presso la US Court of Federal Claims, chiedendo la sospensione del contratto per la realizzazione dello Human Landing System (HLS). Blue Origin contesta la scelta di SpaceX, in quanto non sarebbe in grado di progettare un sistema funzionante. Inoltre la procedura di assegnazione è stata cambiata in corso (la NASA doveva scegliere due lander, ma non è stato fatto per mancanza di fondi).
Il giudice ascolterà le parti il 14 ottobre. La NASA ha sospeso il contratto nella speranza che il contenzioso si concluda entro il 1 novembre. Un portavoce dell’agenzia spaziale ha dichiarato che gli ufficiali sono in contatto con il Dipartimento della Giustizia per rivedere i dettagli del caso e sono in attesa di una risoluzione tempestiva della questione.