La missione Artemis I si avvicina al termine. Dopo circa 25 giorni, la Orion ritornerà sulla Terra. Lo splashdown (ammaraggio) è previsto al largo dell’isola di Guadalupe nell’Oceano Pacifico. Il rientro nell’atmosfera è un altro momento critico, considerata la temperatura raggiunta e le sollecitazioni subite dall’equipaggio (rappresentato dal manichino Campos). La NASA trasmetterà lo storico evento in streaming a partire dalle ore 17:00 dell’11 dicembre.
Fine missione: splashdown della Orion
Il secondo sorvolo ravvicinato (flyby) ha permesso di sfruttare l’effetto fionda della forza gravitazionale della Luna. Dopo un’ultima correzione di traiettoria, la navicella ha iniziato a puntare verso la Terra. Gli ingegneri si preparano quindi ad effettuare i test rimanenti durante la fase di rientro nell’atmosfera.
In quel momento Orion viaggerà a circa 40.233 Km/h e lo scudo termico raggiungerà una temperatura superiore a 2.760° C. Il rivestimento esterno brucerà in maniera controllata per allontanare il calore dalla navicella. Pochi minuti prima avverrà la separazione del modulo di servizio dal modulo di equipaggio.
Verranno aperti 11 paracadute in sequenza per rallentare la discesa. L’ammaraggio avverrà ad una velocità di circa 32 Km/h. Il live streaming inizierà alle ore 17:00 di domani, mentre lo splashdown è previsto per le ore 18:29. Il recupero della Orion verrà effettuato dalla US Navy con la nave USS Portland.
All’interno della navicella ci sono numerosi sensori che misureranno diversi parametri, tra cui temperatura, forza di gravità, accelerazione, vibrazioni e radiazioni, alcuni dei quali fissati al Comandante Campos. Il manichino indossa la nuova Orion Crew Survival System, una tuta spaziale che utilizzeranno gli astronauti a partire dalla missione Artemis II. La tuta permette di sopravvivere fino a sei giorni, in caso di perdita di pressione della cabina.