La NASA ha comunicato che Orion è uscita dall’orbita retrograda inversa e si dirige verso la Terra. Ma prima effettuerà un altro “flyby” (sorvolo ravvicinato) per sfruttare la forza gravitazionale della Luna come una fionda. L’arrivo sulla Terra è previsto per l’11 dicembre, quando la navicella ammarerà nell’Oceano Pacifico. Proseguono intanto i test delle apparecchiature, tra cui il sistema di navigazione basato sulla posizione delle stelle.
Orion inizia il viaggio di ritorno
Dopo aver raggiunto la distanza maggiore dalla Terra (circa 432.210 Km), Orion ha ricevuto i comandi per iniziare il viaggio di ritorno, dopo aver orbitato intorno alla Luna per circa sei giorni. L’uscita dall’orbita retrograda distante richiede due manovre che prevedono l’accensione del motore principale.
La prima è stata eseguita ieri sera. La seconda è prevista per il 5 dicembre, quando la navicella volerà a circa 127 Km dalla superficie lunare e sfrutterà l’effetto fionda della gravità. Il motore, realizzato da Aerojet Rocketdyne, è una versione aggiornata di quello utilizzato per 19 voli dello Space Shuttle tra ottobre 1984 e ottobre 2002. L’allontanamento dalla Luna può essere seguito in live streaming su YouTube (quando c’è la larghezza di banda sufficiente):
Gli ingegneri della NASA continuano intanto ad effettuare i test termini dello “star tracker”, lo strumento di navigazione che permette di determinare l’orientamento di Orion in base alla posizione delle stelle. È stata infine effettuata una piccola correzione di traiettoria con l’accensione dei motori ausiliari.
Mission Time: 16 days, 3 hrs, 47 min
Orion is 232,862 mi from Earth, 51,974 mi from the Moon, cruising at 2,440 mph.
P: 232693, -30566, -31684
V: 42, 2157, 1139
O: 285º, 123º, 150º
What's this? https://t.co/voR4yGy2mg #TrackArtemis pic.twitter.com/DLOQnI5ACm— Orion Spacecraft (@NASA_Orion) December 2, 2022