La NASA ha fornito gli ultimi aggiornamenti sulla missione Artemis I. La navicella Orion prosegue il suo volo di test intorno alla Luna, dopo aver raggiunto il punto più vicino (circa 130 Km). L’agenzia spaziale ha invece comunicato che il razzo SLS (Space Launch System) ha danneggiato la base di lancio.
Tutto OK per Orion
La navicella Orion ha effettuato il “flyby” (sorvolo ravvicinato) della Luna, passando successivamente sopra i siti di atterraggio delle missioni Apollo 11, Apollo 14 e Apollo 12. La NASA ha effettuato la quinta correzione di traiettoria, accendendo i motori ausiliari del modulo di servizio europeo (in totale sono 33).
The @NASA_Orion spacecraft is now on its seventh day into the #Artemis I mission.
Orion will exit the lunar sphere of influence, or the gravitational pull of the Moon, at 11:31 pm ET (04:31 UTC) and continue traveling toward distant retrograde orbit. https://t.co/mjYGsmGIJ7 pic.twitter.com/sMJKjcEiDG
— NASA Artemis (@NASAArtemis) November 23, 2022
Nella prossime ore, Orion uscirà dalla sfera di influenza della Luna (attrazione gravitazionale). Il 25 novembre entrerà nell’orbita retrograda distante e si allontanerà dalla Luna. Il 28 novembre raggiungerà la massima distanza dalla Terra (circa 432.000 Km), superando il record della missione Apollo 13.
Base di lancio danneggiata
Durante una conferenza stampa sono state fornite anche informazioni sul razzo SLS. Tutte le varie fasi, dal decollo alla separazione degli stadi sono avvenute correttamente con un margine di errore inferiore allo 0,3%. La base di lancio mobile ha invece subito le conseguenze peggiori.
I quattro motori RS-25 e i due booster laterali generano una spinta di 4 milioni di Kg. Il decollo del razzo più potente del mondo ha causato il distacco della vernice (la temperatura raggiunge circa 1.650° C), il danneggiamento delle linee pneumatiche che trasportano azoto ed elio gassoso, e soprattutto la distruzione degli ascensori (l’elevata pressione ha fatto saltare le porte), come si vede nell’immagine.
Tutti i danni verranno sicuramente riparati in tempo per la missione Artemis II (la prima con equipaggio a bordo della Orion) prevista nel 2024.