Il programma Artemis prevede il ritorno dell’essere umano sulla Luna e la costruzione di basi permanenti. È quindi necessario trovare fonti di alimentazione costanti che non dipendono dalle condizioni ambientali (ad esempio, la luce solare). La NASA ha scelto tre progetti per la realizzazione di un piccolo reattore nucleare a fissione.
Energia nucleare sulla Luna
Per le missioni di lunga durata non è possibile utilizzare solo l’energia elettrica generata dalle batterie, come avviene in rover o elicotteri. È necessaria una fonte affidabile, efficiente e sicura per alimentare una base lunare o per produrre acqua. La NASA e il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti hanno chiesto alle aziende di presentare un concept di un reattore nucleare a fissione da usare sulla Luna.
L’agenzia spaziale ha scelto i progetti di Lockheed Martin, Westinghouse e IX (joint venture tra Intuitive Machines e X-Energy), ognuna delle quali riceverà un finanziamento di 5 milioni di dollari. Il contratto prevede lo sviluppo di un reattore nucleare a fissione da 40 kW che dovrà funzionare per almeno 10 anni.
Il sistema è leggero e può fornire energia continua indipendentemente dalla posizione, dalla luce solare e altre condizioni ambientali. L’obiettivo della NASA è quello di effettuare una dimostrazione sulla Luna entro il 2030 con una futura missione Artemis. Lo stesso sistema potrebbe essere portato su Marte.
I risultati serviranno inoltre per lo sviluppo di un sistema di propulsione nucleare che potrebbe essere utilizzato per l’esplorazione dello spazio profondo (i motori a curvatura non verranno costruiti prima del 2063).