Artifact: la nuova app IA che rivoluziona il tuo modo di rimanere informato

Artifact: la nuova app IA che rivoluziona il tuo modo di rimanere informato

Artifact è l'app potenziata da IA che promette di rivoluzionare il modo in cui si rimane informati: ecco come funziona e le sue potenzialità.
Artifact: la nuova app IA che rivoluziona il tuo modo di rimanere informato
Artifact è l'app potenziata da IA che promette di rivoluzionare il modo in cui si rimane informati: ecco come funziona e le sue potenzialità.

Lo scorso febbraio su Internet ha fatto la sua apparizione ufficiale Artifact, applicazione nata seguendo il trend di strumenti come ChatGPT (a proposito di quest’ultimo, eccovi una guida all’uso di tutti i plugin di ChatGPT) con l’obiettivo di sfruttare l’intelligenza artificiale per creare feed di notizie e riassunti personalizzati. Creata dai co-fondatori di Instagram Kevin Systrom e Mike Krieger, Artifact a oggi risulta alquanto differente rispetto all’iterazione dell’app vista a inizio 2023, in quanto include funzionalità inedite concepite per utenti e soprattutto giornalisti, i quali potranno persino ricevere un feedback relativo a come il loro lavoro viene percepito dalla community.

Descritta così l’app potrebbe risultare poco invitante o concepita prevalentemente per gli scrittori. Andiamo, pertanto, a scoprire cos’è Artifact e i vantaggi che offre al pubblico.

Cos’è Artifact?

Artifact app aggregatore notizie IA anteprima

Anzitutto serve una descrizione migliore del servizio: Artifact è un’applicazione per Android e iOS – quindi accessibile rispettivamente su Google Play e App Store – che permette di accedere a un feed di notizie del tutto personalizzato, basato sul lavoro degli algoritmi e delle IA. Una volta scaricata e aperta l’app, la prima schermata chiederà di selezionare un totale di 10 categorie da usare per creare il primo feed. Dopodiché, l’utente dovrà sfogliare le notizie e indicare l’effettivo interesse per temi o editori specifici, cosicché l’intelligenza artificiale apprenda le abitudini e preferenze finali dell’utente. Man mano che quest’ultimo visualizzerà contenuti, l’algoritmo varierà il feed.

L’intelligenza artificiale supporta poi il lettore in più modi: prima di tutto, crea un elenco puntato con i fatti salienti citati in una notizia. Questa tipologia di riassunto può essere poi modificata per essere una poesia (il riassunto viene proposto con rime piacevoli per rendere più armoniosa la lettura e ricordare meglio le informazioni) o per essere la tipica “spiegazione come se avessi cinque anni”, ovvero un’illustrazione elementare del contenuto in poche parole.

Tra le ultime funzionalità più interessanti figurano la condivisione degli articoli come immagini, l’aggiunta di emoji come reazione a un articolo, e la possibilità di segnalare un contenuto come “clickbait” in maniera tale che Artifact cambi la posizione di un determinato portale in un ranking globale, dando poi la priorità a progetti editoriali più onesti e utili per la comunità.

Focus sulle firme

Artifact

Gli sviluppatori Kevin Systrom e Mike Krieger hanno dunque manifestato la volontà di dare priorità agli scrittori di notizie, in maniera tale che gli utenti possano riconoscere i profili più autorevoli e seguirli anche su altre piattaforme social. Per Systrom, infatti, essi sono “la chiave per la crescita della piattaforma”: Artifact dovrà aiutarli affinché possa essere aiutato dai redattori stessi, costruendo uno strato connettivo tra questi ultimi e i loro lettori su più piattaforme di pubblicazione: “Forse quello che potremmo fare è creare questo mercato in cui abbiniamo i consumatori agli scrittori delle cose che amano leggere, realizzando un seguito per questi scrittori su Artifact”, ha dichiarato Systrom.

Egli riconosce già l’incapacità di Artifact di creare una rete di follower tanto importante o velocemente quanto nel caso di Twitter, ma è naturale essendo l’app disponibile da appena quattro mesi circa. Se non altro, si tratterà di una connessione più diretta, semplice e autentica tra scrittori e pubblico: capita spesso, del resto, che un lettore non apprezzi le notizie pubblicate da un portale ma ammiri gli editoriali di una firma specifica. Seguendo quest’ultima e non l’intero sito Web, la selezione dei contenuti viene facilitata.

Attualmente gli scrittori che rivendicano i loro profili su Artifact potranno vedere le letture raccolte dai singoli articoli attraverso l’app e pure il numero di follower, mentre in futuro arriveranno altre informazioni aggiuntive e diverse, a seconda del feedback che ricevono dalla comunità.

L’intelligenza artificiale facilita tutto

Artifact Summarize

Artifact finora sta costruendo il suo feed di notizie algoritmico in un modo simile a come TikTok si approccia ai video pubblicati dagli utenti: prima un articolo viene mostrato a un numero limitato di utenti e, sulla base del loro feedback, viene proposto a più lettori per espandere la portata e alimentare il successo di un contenuto. Con questo sistema gli stessi fondatori Kevin Systrom e Mike Krieger ritengono complicato prevedere cosa funziona bene sulla piattaforma: il successo dipende dai titoli, dagli argomenti o dalle firme? Con il trascorrere dei mesi e il perfezionamento del sistema, si prevede infine un momento in cui Artifact potrà aiutare gli scrittori a capire meglio cosa fa risuonare qualcosa con il loro pubblico.

Gli scrittori dovrebbero essere in grado di personalizzare il modo in cui i loro contenuti appaiono sulla piattaforma?” si chiede retoricamente Systrom, illustrando l’approccio del team alla roadmap delle funzionalità. “Dovrebbero essere in grado di scegliere un’immagine, di cambiare il titolo, di aggiungere la nota di uno scrittore sotto come contesto al fine di rendere più probabile il clic dei lettori?”

L’appeal di Artifact resta comunque evidente per entrambi i fronti: i lettori potranno rendere più immediata la ricerca di notizie d’interesse rispetto all’algoritmo di Google; gli scrittori, invece, specialmente i freelancer, potranno osservare l’audience, le loro preferenze e raccogliere feedback perfezionando le loro proposte e monitorando le letture per singolo argomento, aggiustando la produzione di conseguenza. Insomma, non vi resta che provarla!

Fonte: Artifact
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Pubblicato il
23 mag 2023
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