Il Cloud è una soluzione ideale per coniugare scalabilità, performance e sicurezza ottimizzando gli investimenti, e di conseguenza i costi, per le risorse hardware e software utilizzate. La scelta del provider diventa quindi fondamentale per il successo di un progetto online, poiché a quest’ultimo si affidano i propri dati ed i propri codici chiedendo in cambio affidabilità e performance. Ma come individuare il partner più giusto a cui affidare la crescita del proprio business?
La risposta più immediata a questa domanda è quella di valutare nel dettaglio le proposte del mercato. A tal proposito è utile avere un punto di riferimento, come per esempio la nuova offerta formulata da Aruba che di recente ha fortemente differenziato la propria gamma di soluzioni, introducendo configurazioni e possibilità di personalizzazione completamente nuove e permettendo di scegliere – fra decine di combinazioni – il server virtuale dotato della tecnologia più adatta alle proprie esigenze.
A chi è rivolta la nuova offerta di Aruba?
Il Cloud Computing di Aruba offre alti livelli di potenza e performance ad un prezzo competitivo, chiaro e prevedibile. L’ampia scelta di configurazioni è basata su tecnologie di ultima generazione e su di un’infrastruttura di livello enterprise attiva su tutta l’offerta. Questo significa che, a seconda della combinazione scelta, l’utilizzatore potrà contare su risorse garantite, i migliori hypervisor oggi sul mercato (OpenStack, VMware e Hyper-V), traffico incluso e gestione dei picchi di traffico, un’infrastruttura ridondata con server e apparati di colossi come Dell e NetApp nonché hardware di ultima generazione, tra cui dischi NVMe SSD e processori di brand del calibro di Intel e AMD.
Ma a chi è rivolta la nuova offerta di Aruba? A chiunque sia alla ricerca di un ambiante caratterizzato da prestazioni e opportunità di personalizzazione più elevate rispetto a quelle di un hosting condiviso, così come a tutti coloro che non desiderano gestire la complessità tecnica di un server dedicato o di un’architettura on-premises e vogliono concentrarsi su creatività e produttività.
Sviluppatori di applicazioni, Game House, Pubblica Amministrazione, startup impegnate in progetti innovativi, piattaforme di e-commerce, amministratori di sistema, Web agency, aziende e organizzazioni che prestano servizi online: sono questi solo alcuni esempi di realtà che possono affidarsi al Cloud Computing di Aruba per avere anche garanzia di trasparenza nella gestione dei dati da un provider certificato CISPE e ISO 27001.
Un Cloud, decine di combinazioni
Come anticipato, la nuova offerta legata al Cloud Computing di Aruba è stata pensata appositamente per garantire la massima scelta e flessibilità ed un rapporto ottimale tra performance e prezzo: tariffe concorrenziali nel contesto di una offerta equilibrata e ottimale, per offrire ad ogni livello la massima convenienza in parallelo alle migliori performance a cui si possa ambire. L’ampliamento della gamma è testimoniato innanzitutto dalla maggiore scelta di hypervisor, le piattaforme che permettono di creare facilmente le proprie infrastrutture virtuali.
Di base la proposta Cloud di Aruba si articola su due configurazioni dalle quali partire per la generazione di un server virtuale: Cloud PRO e Cloud VPS. Entrambe offrono un livello di personalizzazione tale da soddisfare le esigenze di qualsiasi progetto: Cloud Pro è la scelta ideale per chi vuole disporre di infrastrutture virtuali complesse con risorse garantite e traffico illimitato, Cloud VPS permette invece di ottenere un elevato livello di flessibilità e di convenienza grazie ai server virtuali preconfigurati di Aruba.
Nel caso di Cloud Pro si ha la possibilità di scegliere tra tre diversi hypervisor: OpenStack (nelle versioni General Purpose e Memory), VMware e Hyper-V (entrambi customizzabili). Se si opta per Cloud VPS la scelta è invece tra OpenStack e VMware.
Quale hypervisor scegliere?
Anche per quanto riguarda la scelta dell’hypervisor, la decisione dipende dal tipo di progetto che si intende sviluppare, in linea generale è sempre utile tenere conto delle peculiarità di ogni soluzione:
- OpenStack, che è una soluzione rilasciata sotto licenza Open Source, si presenta come una piattaforma modulare incentrata sul modello IaaS (Infrastructure as a Service) e rappresenta una scelta ideale quando si è alla ricerca di grandi capacità di elaborazione dei dati;
- Hyper-V è un hypervisor sviluppato da Microsoft e viene proposto come una soluzione facile da gestire e dai costi contenuti. Per chi effettua questa scelta il Cloud Computing di Aruba offre anche una licenza di Windows Server compresa nel prezzo della CPU;
- VMware è un’alternativa duttile e ad alte prestazioni che garantisce un consumo delle risorse contenuto su server virtuali equipaggiati con qualsiasi sistema operativo.
La domanda corretta non è quindi “Quale hypervisor scegliere?” ma “Quale hypervisor si adatta di più alle mie esigenze?“. La risposta è un buon punto di partenza per la creazione del proprio server virtuale.
Cloud Pro o Cloud VPS?
Cloud Pro è una soluzione ottimale per rendere velocemente operativa un’infrastruttura virtuale senza costi di startup, creare ambienti di sviluppo con certezza dei prezzi sui servizi utilizzati, gestire i picchi di traffico, creare e testare applicazioni riducendo costi e tempi di sviluppo.
Cloud VPS è invece ideale per gli sviluppatori che desiderano creare una piattaforma di Web hosting per propri siti Internet e quelli dei propri clienti, operare sui mercati finanziari tramite automatismi e senza vincoli di orario, creare un server per il gaming e connettersi in VPN (Virtual Private Network) proteggendo i dati ed evitando i blocchi dei servizi basati sulla geolocalizzazione.
Quelli proposti sono ovviamente soltanto alcuni esempi riguardanti i tanti ambiti di applicazione dei server virtuali Cloud Pro e Cloud VPS. In linea generale, prima della scelta tra una delle due soluzioni è bene tenere presente che Cloud Pro è più adatto alla creazione di infrastrutture anche molto complesse che possono essere avviate rapidamente, senza costi di startup. Cloud VPS è invece adatto a chi ha esigenze più semplici ma comunque superiori rispetto a quelle di un hosting condiviso.
Nel caso di Cloud Pro il pagamento delle risorse utilizzate è su base oraria, mensile e annuale mentre è unicamente mensile con Cloud VPS. Per entrambi sono disponibili più di 30 opzioni per attivare dei template basati sui principali sistemi operativi, Windows e Linux (in varie distribuzioni), a cui si aggiungono, tra le altre funzionalità, la protezione anti-DDoS contro gli attacchi informatici basati sul traffico, il monitoraggio dell’utilizzo e upgrade per l’aggiornamento dell’infrastruttura.
Per quanto riguarda lo storage, in Cloud Pro abbiamo SAN SSD ridondata e SDS (Software-Defined Storage) NVMe, su Cloud VPS invece storage SSD locale e SDS NVMe. I server virtuali Cloud Pro offrono una scelta libera di CPU, RAM e hard Disk su VMware e Hyper-V e taglie predefinite su OpenStack, mentre su Cloud VPS sono disponibili solo taglie predefinite.
Molto elevati in entrambi i casi i livelli di SLA (Service Level Agreement): 99.95% su Cloud Pro, mentre su Cloud VPS si ha il 99.90% con OpenStack e il 99.80% con VMWare.
Un pannello di controllo permette di gestire tutti gli aspetti dei prodotti Cloud in dotazione nonché di monitorare i costi del proprio, o dei propri, server virtuali.
Gli sviluppatori dispongono infine di API (Applcation Programming Interface) appositamente pensate per interagire automaticamente con tutte le funzionalità offerte.
Cloud Computing di Aruba e tariffe
L’approccio ai pagamenti scelto per il Cloud Computing di Aruba è basato sul modello pay-per-use che prevede costi unicamente per le risorse effettivamente utilizzate. Ciò si traduce in un alto livello di scalabilità: un progetto in fase di startup potrà partire, ad esempio, da una configurazione di base particolarmente conveniente dal punto di vista dell’investimento, per poi incrementare i consumi via via che a crescere sono gli utenti, il traffico e il giro d’affari. Non occorre fare fin da subito scelte che possano diventare un passo eccessivamente ambizioso: il proprio pacchetto cloud cresce con il crescere dei risultati, può essere calibrato sulle necessità emergenti e rispecchia in pieno le possibilità e le potenzialità dell’attività posta in essere.
Un Cloud VPS con hypervisor VMWare e 1 processore virtuale Intel, storage SSD locale, SLA 99.80%, licenza Windows Server inclusa, 2 GB di memoria RAM, 40 GB di spazio per l’archiviazione dei dati, 5 TB/mese per il Data transfer e sistema operativo Linux, costa ad esempio 6.50€ + IVA al mese, ma si possono raddoppiare vCPU, RAM, storage e passare a 12 TB/mese di trasferimento dati per 12.50€ + IVA.
L’offerta del Cloud di Aruba è stata ampliata sia per quanto riguarda le sue configurazioni più economiche che per quelle più complesse e dotate dal punto di vista delle risorse. Per questo motivo qualsiasi tipo di progetto troverà la combinazione giusta per bilanciare performance e investimento.
Questione di scelta
Il Cloud Computing di Aruba dispone ora di un’offerta molto più variegata e flessibile rispetto al passato, con più opportunità di personalizzazione, più hypervisor per la virtualizzazione, più fasce di prezzo e più configurazioni alle quali associare processori, memoria RAM, spazio di archiviazione, tecnologie di storage, sistemi operativi e tutto quello che serve ad aziende, sviluppatori ed amministratori di sistema per il proprio progetto online.
Alla luce di tali caratteristiche e delle maggiori novità introdotte da Aruba nel quadro complessivo d’offerta, il modo migliore per testare la qualità del tutto è un test gratuito che consenta di mettere le mani direttamente sull’interfaccia e sull’infrastruttura. Per provare gratuitamente le nuove offerte Aruba clicca qui: è questo il modo migliore per sperimentarne le qualità per decidere così in modo pienamente consapevole quale sia la soluzione più confacente alle proprie necessità.
In collaborazione con Aruba