ASIMO, il prodigio della robotica giapponese costantemente nelle cronache tecnologiche degli ultimi anni è ora più autonomo e “intelligente” rispetto al passato. La società nipponica Honda ha presentato al pubblico una nuova iterazione dell’automa con fattezze umanoidi, che è ora in grado di sostenere un maggior livello di integrazione presso la società degli esseri umani in carne e ossa.
La versione rinnovata dell’automa nipponico per eccellenza è ora in grado di camminare e correre (anche all’indietro) con maggiore agilità grazie a sistemi di sensori e intelligenza artificiale migliorati, una struttura fisica più snella – meno sei chili rispetto alla sua precedente iterazione – e una maggiore possibilità di muovere gli arti inferiori.
Per quanto riguarda gli arti superiori, inoltre, il nuovo ASIMO è dotato di dita controllabili singolarmente ed è in grado di eseguire compiti “umani” particolarmente complessi da replicare, come il versare il contenuto di una bottiglia in un bicchiere.
L’IA rinnovata di ASIMO gli permette non solo di riconoscere i comandi vocali e la presenza (il volto) di interlocutori umani, ma persino di prendere decisioni autonome in relazione all’ambiente circostante. Il robot giapponese è in grado di individuare i singoli comandi vocali anche nel caso in cui più persone parlino contemporaneamente.
La sofisticata tecnologia robotica di cui è equipaggiato ASIMO permetterà presto di impiegarlo in scenari di utilizzo “reali”, promettono quelli di Honda, e tra questi scenari viene espressamente citato il possibile schieramento dell’automa intelligente nell’impianto atomico di Fukushima distrutto e reso instabile dal disastro ambientale (terremoto più maremoto) che ha colpito il Giappone qualche mese fa. E se in casi del genere non bastasse ASIMO, potrebbe tornare utile il lavoro che i ricercatori della Keio University stanno facendo sul robot-avatar controllato da remoto Telesar .
Alfonso Maruccia