Assegno Unico, giugno 2023: perché ancora non è arrivato?

Assegno Unico, giugno 2023: perché ancora non è arrivato?

È in arrivo l'Assegno Unico relativo alla mensilità di giugno 2023; INPS ha annunciato novità relative al contributo per e famiglie.
Assegno Unico, giugno 2023: perché ancora non è arrivato?
È in arrivo l'Assegno Unico relativo alla mensilità di giugno 2023; INPS ha annunciato novità relative al contributo per e famiglie.

Non tutti coloro che hanno diritto all’Assegno Unico hanno visto comparire la notifica sull’app IO relativa al pagamento della somma prevista per il mese di giugno 2023. Qual è il motivo di questo ritardo? La buona notizia è che l’erogazione del contributo è in corso e dovrebbe raggiungere tutti entro breve. Inoltre, nel corso delle ultime settimane, INPS ha predisposto alcune novità inerenti al beneficio economico. Passiamole in rassegna.

Novità da INPS per l’Assegno Unico di giugno 2023

Anzitutto, c’è un pannello informativo semplificato, disponibile da pochi giorni. È possibile accedervi attraverso il portale dell’Istituto, effettuando l’autenticazione con gli strumenti previsti ovvero SPID, Carta di Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi (oppure mediante un intermediario di fiducia). La sua utilità consiste nel permettere ai cittadini di verificare le ipotesi di ricalcolo e conguaglio operate relative agli importi riconosciuti. Ecco quanto si legge nel comunicato stampa.

In particolare, tutti coloro che sono stati avvisati tramite SMS o email delle operazioni di ricalcolo effettuate lo scorso mese di maggio, potranno trovare nel
pannello informativo i dettagli relativi alla loro posizione specifica.

Inoltre, nei giorni scorsi, INPS ha annunciato il debutto di una video guida personalizzata e interattiva, destinata ai genitori che hanno chiesto l’Assegno Unico e Universale: li aiuterà a risolvere eventuali problemi emersi nella fase di erogazione del beneficio.

Tornando alla data del pagamento per questo mese, dovrebbe avvenire al massimo il 21 giugno per chi ha effettuato la richiesta entro la fine di febbraio e comunque prima di fine mese per coloro che l’hanno invece fatto più tardi. Maggiori informazioni sono consultabili all’interno dell’area riservata sul sito dell’Istituto.

Ricordiamo infine che, l’operazione di ricalcolo che ha interessato oltre 512.000 famiglie, comporta un’erogazione aggiuntiva pari a circa 140 milioni di euro. Al tempo stesso, i controlli effettuati hanno dato il via alle procedure necessarie per il recupero delle somme riconosciute a coloro che non ne avevano diritto.

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Pubblicato il
15 giu 2023
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