Con l’inizio del 2022 ha fatto il suo debutto l’Assegno Unico riconosciuto da INPS alle famiglie, con importo calcolato sulla base del numero dei figli a carico, della loro età e di altri parametri. Per ottenerlo è necessario inoltrare una richiesta con le modalità stabilite dall’Istituto. Vediamo chi ne ha diritto, come fare e quando sarà accreditato.
Assegno Unico INPS: come chiederlo
L’indirizzo a cui far riferimento per inoltrare la domanda è https://servizi2.inps.it/servizi/AssegnoUnicoFigli. È possibile accedervi con SPID, Carta d’Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi. Questa la schermata che ci si trova di fronte una volta effettuata l’autenticazione.
Può presentare domanda uno dei due genitori (o tutore), ricorrendo alla piattaforma online raggiungibile tramite il link segnalato qui sopra oppure attraverso contact center (803164 gratuito da rete fissa, 06164164 da cellulare) o patronati. Al compimento del 18° anno, possono farlo direttamente i figli, chiedendo la quota dell’assegno che spetta loro.
È possibile inoltrare la richiesta fin da subito. Per quelle inviate tra l’1 gennaio 2022 e il 28 febbraio 2022, l’assegno sarà corrisposto tra il 15 e il 21 marzo 2022. In caso di invio entro il 30 giugno 2022, sarà corrisposto con tutti gli arretrati a partire sempre da marzo 2022. Infine, per le domande ricevute dopo il 30 giugno 2022, l’Istituto riconoscerà l’assegno dal mese successivo.
La somma sarà erogata tramite bonifico su conto corrente bancario o postale, all’IBAN indicato in fase di compilazione.
Cos’è l’Assegno Unico e Universale? A chi spetta?
Cos’è l’Assegno Unico e Universale? Si tratta di un sostegno economico riconosciuto alle famiglie e attribuito per ogni figlio a carico, fino al compimento dei 21 anni (al rispetto di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. È così chiamato in quanto:
- unico poiché finalizzato a semplificare e potenziare gli interventi a supporto di genitorialità e natalità;
- universale poiché garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore ai 40.000 euro.
Ne hanno dunque diritto i nuclei familiari per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, con decorrenza dal settimo mese di gravidanza oppure per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età. Ancora, è riconosciuto per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, purché si trovi in una delle seguenti condizioni:
- frequenti un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea, svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
- sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolga il servizio civile universale.
L’accesso all’Assegno Unico e Universale è garantito a tutte le categorie di lavoratori dipendenti (pubblici e privati), ai lavoratori autonomi, ai pensionati, ai disoccupati e agli inoccupati, purché siano soddisfatti i seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno:
- sia cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione Europea o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione Europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, oppure sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
- sia soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- sia residente e domiciliato in Italia;
- sia o sia stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
Assegno Unico e Universale senza ISEE
È possibile chiedere l’Assegno Unico e Universale anche senza presentare ISEE (o con ISEE superiore a 40.000 euro), ottenendo però l’importo minimo previsto.
Assegno Unico e Universale con Reddito di Cittadinanza
Chi già percepisce il Reddito di Cittadinanza non ha alcun bisogno di presentare domanda, l’Assegno Unico e Universale sarà corrisposto in automatico da INPS.
Cosa sostituisce l’Assegno Unico e Universale?
L’introduzione dell’Assegno Unico e Universale rimpiazza altre misure di sostegno alla natalità:
- premio alla nascita o all’adozione (Bonus Mamma Domani);
- assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
- assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfani;
- assegno di natalità (cd. Bonus Bebè);
- detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.
Non viene invece in alcun modo interessato né alterato il Bonus Asilo Nido.
Per ogni altra informazione e tutti i dettagli relativi ai casi specifici (affidamento esclusivo, genitore affidatario, tutore ecc.) è possibile far riferimento al sito ufficiale INPS.