L’Assegno unico universale è la grande novità dell’anno fiscale 2022, poiché con un unico strumento si va ad intervenire in favore delle famiglie per l’elargizione del relativo compendio. Chi vuole iniziare fin dal mese di marzo a ricevere la propria cifra può farne richiesta entro il 28 febbraio sul sito INPS. L’inoltro della richiesta avviene tramite il sito INPS a seguito di identificazione con SPID, CIE o CNS. In queste ore è in corso un’ampia campagna di comunicazione su questa novità, ma in particolare è stato predisposto un sito Internet che raccoglie in un unico riferimento tutte le informazioni che possano rendersi disponibili.
Assegno Unico, tutte le informazioni
L’Assegno Unico può essere richiesto immediatamente e chi porterà avanti la domanda entro il 28 febbraio potrà già venirsi riconosciuta la cifra relativa entro il mese di marzo. La scadenza è tuttavia fissata al 30 giugno e chi ne farà richiesta entro quest’ultima data potrà veder riconosciuti anche gli arretrati.
Il sito per poter ottenere tutte le informazioni utili è il nuovo assegnounicoitalia.it. Ad averne diritto sono i nuclei familiari nei quali ricorrano le seguenti condizioni:
- per ogni figlio minorenne a carico, per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza
- per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che:
- frequenti un corso di formazione o professionale o universitario
- svolga un tirocinio o un’attività lavorativa con reddito inferiore a 8mila euro annui
- sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego
- svolga il servizio civile universale
- per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
Si va da un massimo di 175 euro a figlio (per ISEE inferiore a 15 mila euro) a un minimo di 50 euro a figlio (per famiglie con ISEE sopra i 40 mila euro). In questi ultimi casi non sarà necessario presentare l’ISEE, vedendosi riconosciuta in automatico la cifra inferiore. Un apposito simulatore è disponibile sul sito INPS per conoscere la cifra spettante prima di portare avanti la richiesta.
https://www.youtube.com/watch?v=9nr_vGSikU8
Con una nuova precisazione, l’INPS ha inoltre dettagliato la situazione relativa all’IBAN da inserire in fase di presentazione della richiesta dell’Assegno Unico:
per il corretto addebito dell’Assegno Unico, l’IBAN, deve risultare intestato o cointestato al beneficiario della prestazione, fatta salva l’ipotesi di domanda presentata dal tutore di genitore incapace: in tal caso l’IBAN può essere intestato o cointestato al tutore, oltre che al genitore medesimo. La verifica in merito alla titolarità dell’IBAN di pagamento è effettuata dall’Inps attraverso un apposito processo telematico strutturato con Poste Italiane e con tutti gli Istituti di credito convenzionati per il pagamento delle prestazioni pensionistiche in Italia; qualora non venga accettata la corrispondenza della titolarità dell’IBAN al codice fiscale del richiedente il pagamento verrà bloccato.
Già presentate circa 2,5 milioni di domande a fronte di assegni per circa 4 milioni di figli a carico. La pubblicazione del sito informativo è un aiuto ulteriore per tutti coloro i quali stanno cercando informazioni ufficiali utili alla presentazione della domanda ora che l’iniziativa entra nel vivo e gli assegni iniziano a partire.