La nuova analisi del mercato ICT italiano dell’ ultimo rapporto Assinform guarda con ottimismo alle prospettive per il settore . Il rapporto parte dalla fotografia del mercato negli ultimi 12 mesi per poi passare alle proiezioni per il 2015: e pur avendo registrato il 2014 un meno 1,4 per cento, nel nuovo anno conta di rivedere la crescita, con una stima di +1,1 punti percentuali.
Nel dettaglio, l’anno appena conclusosi è stato certamente debole, anche se con un trend negativo inferiore a quello degli anni precedenti. I segnali positivi per Assinform non mancano: “La crisi – commenta il presidente di Assinform, Agostino Santoni – è alle spalle e nel 2015 torna il segno più. Dopo oltre un decennio di costante riduzione degli investimenti, dalla lettura dei dati del mercato ICT si colgono finalmente elementi incoraggianti per una ripresa che non tarderà a manifestarsi”.
D’altra parte appena due anni fa vi era stata una flessione ancora più profonda (meno 4,3 per cento). Nell’ultimo anno, invece, sono cresciuti a livello mondiale gli utenti Internet (più 7,4 per cento), quelli social (più 8,5 per cento), il mercato dell’ecommerce (più 21,6 per cento per arrivare ad un giro d’affari di 1,390 miliardi di euro), nonché le linee mobile attivate e gli utenti di banda larga.
Oltre che al trend economico, la ripresa è dovuta alle performance di settori specifici che permettono di riflettere il recupero tutte le componenti fondamentali del settore: crescono di 4,2 punti percentuali software ed app , di 13,8 le piattaforme di gestione web , ma anche i contenuti digitali che, trainati dal più 23 per cento degli ebook, arrivano ad un sostanzioso più 8,5 per cento ed il cloud che cresce del 37,4 per cento.
Il tutto condito dalle performance sempre positive degli smartphone , che registrano un ulteriore incremento del 14,6 per cento e dalla nuova corsa all’ Internet of Things , settore cresciuto di altri 13,3 punti percentuali.
A frenare sono invece i servizi TLC che, coprendo un terzo del mercato, non sono trascurabili: fanno registrare un calo del 7,1 per cento, frutto anche dei ritardi regolamentari e dell’attesa dell’implementazione dei programmi di sviluppo regionali, nazionali e comunitari.
Claudio Tamburrino