Assinform, l’associazione delle imprese dell’ Information Technology di Confindustria, ha presentato il nuovo rapporto sul mercato ICT che mostra come innovazione e cloud siano le ruote motrici per tentare la risalita del settore e come fare rete creando un ecosistema digitale sia fondamentale.
Il 45° Rapporto Assinform sull’informatica, le telecomunicazioni e i contenuti multimediali ha fotografato la situazione dell’ICT: per quanto “il segno meno perduri anche nel primo semestre di quest’anno”, con un -3,1 per cento , il mercato digitale italiano fatto di servizi e prodotti di informatica e telecomunicazioni, infrastrutture, di rete e contenuti digitali sembra dare segni confortanti di risalita .
Oltre a confermare la crescita del cloud (che registra un +32 per cento), infatti, la ricerca mostra come sia cresciuto anche l’e-commerce (+18 per cento), come il comparto dispositivi e sistemi sia tornato in positivo dopo il -2,9 per cento dello scorso anno e come anche PC e server e software e soluzioni ICT siano tornati a crescere (segnando rispettivamente aumenti del 6,5 per cento e del 3,2 per cento).
Inoltre, a svolgere un ruolo fondamentale secondo il rapporto , è l’IT innovativa che traina la domanda digitale, ma ancora non compensa il calo degli investimenti in ICT (meno 4,4 per cento nel biennio 2013/12), per cui è però prevista un’inversione di tendenza nel 2014, anno in cui ci si attende di tornare in crescita se pur appena dello 0,6 per cento.
Agostino Santoni, presidente Assinform ha per questo sottolineato come “se il miglior modo di disegnare il futuro è crearlo, ora è il momento di impegnarsi investendo sull’innovazione a tutto campo per cambiare il Paese”.
Oltre agli investimenti, secondo Assinform conta essere in grado di sviluppare un ecosistema digitale che leghi tra loro le nuove aree ICT : in questo senso, oltre alla già citata crescita del cloud (con poco più di 750 milioni di euro rimane ancora un mercato nascente), sembrano interessanti i risultati del cosiddetto settore dell’Internet delle cose, che nel 2013 ha avuto un mercato di 1.430 milioni di euro, che significa una crescita del 13 per cento, destinata a continuare.
Claudio Tamburrino