IA generativa in arrivo per l'Assistente Google?

IA generativa in arrivo per l'Assistente Google?

Il gruppo di Mountain View sarebbe al lavoro con l'obiettivo di potenziare l'Assistente Google attraverso l'integrazione dell'IA generativa.
IA generativa in arrivo per l'Assistente Google?
Il gruppo di Mountain View sarebbe al lavoro con l'obiettivo di potenziare l'Assistente Google attraverso l'integrazione dell'IA generativa.

Il gruppo di Mountain View ha intenzione di fare all-in sull’IA generativa e, come parte del progetto, la tecnologia potrebbe arrivare a potenziare anche l’Assistente Google. A testimoniarlo sarebbe un’email circolata nella giornata di ieri internamente all’azienda e visionata dalla redazione di Axios.

Un Assistente Google potenziato dall’IA generativa?

L’assistente virtuale potrebbe dunque arricchirsi presto di funzionalità del tutto simili a quella già viste in Bard, il chatbot introdotto di recente per lanciare un guanto di sfida a ChatGPT di OpenAI e alle tante alternative ormai in circolazione. Al momento, utilizzare il condizionale è d’obbligo, poiché mancano conferme ufficiali ed esplicite in merito.

La nuova versione, definita come supercharged nella comunicazione trapelata, farebbe leva su un modello linguistico evoluto. A curare l’iniziativa, un team già parzialmente costituito e già al lavoro.

Axios, la fonte dell’indiscrezione, fa inoltre riferimento a un round di licenziamenti deciso da Google e nei confronti di alcune decine di dipendenti, come parte di una riorganizzazione interna.

L’unico commento in merito è giunto dalla portavoce Jennifer Rodstrom ed è stato affidato alla redazione del sito The Verge. Ribadisce l’impegno della società sullo sviluppo e l’evoluzione del proprio assistente virtuale. Lo riportiamo di seguito in forma tradotta.

Centinaia di milioni di persone utilizzano l’Assistente ogni mese e siamo impegnati per fornir loro esperienze di qualità elevata. Siamo entusiasti di poter sperimentare come i modelli linguistici possano aiutarci a potenziare l’Assistente e a renderlo ancora migliore.

Di fatto, una mezza conferma. Ricordiamo che la tecnologia è profondamente integrata non solo negli smartphone con sistema operativo Android, ma anche in dispositivi come smart speaker e smart display. Il rilascio di un aggiornamento dedicato all’IA generativa, che possa trasformarli in qualcosa di molto simile a un chatbot sempre presente nelle nostre case, solleverebbe quasi inevitabilmente alcune legittime domande sul fronte della tutela della privacy.

Fonte: Axios
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Pubblicato il
1 ago 2023
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