Il gruppo di Mountain View torna a parlare delle misure poste a tutela della privacy per gli utenti che si affidano all’intelligenza artificiale dell’Assistente Google. Dopo aver interrotto le revisioni manuali dei comandi vocali in seguito all’esplosione del caso che ha sollevato il livello d’attenzione, oggi bigG annuncia ulteriori novità.
Di recente abbiamo ascoltato preoccupazioni in merito al nostro processo attraverso il quale alcuni esperti possono ascoltare i dati relativi alle trascrizioni audio dall’Assistente Google al fine di migliorare la tecnologia di sintesi vocale per lingue differenti. È chiaro che non abbiamo soddisfatto i nostri elevati standard rendendo semplice per voi capire le modalità di utilizzo delle informazioni e ci scusiamo.
Assistente Google
Anzitutto le registrazioni non saranno mai salvate di default da Google, a meno che l’utente non attivi l’apposita funzione. Poi ci sono novità legate a un aggiornamento delle impostazioni per VAA (Attività Vocale e Audio) in modo da mettere in evidenza che in caso di opt-in i comandi vocali potrebbero essere ascoltati da un operatore al fine di migliorare la tecnologia.
Ancora, quelli inviati per sbaglio dagli utenti (ad esempio in conseguenza a un’errata interpretazione di “Ok Google” o “Hey Google”) verranno immediatamente eliminati, così da evitare che qualcuno possa accedere a conversazioni private. A tal proposito, bigG anticipa che presto introdurrà un’opzione utile per regolare il livello di sensibilità nel riconoscimento della wake word: l’obiettivo è far sì che l’IA non venga più abilitata per sbaglio, ad esempio, da qualcuno che parla in TV oppure da un rumore ambientale come invece purtroppo accade ancora oggi.
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Il gruppo di Mountain View ribadisce inoltre che solo lo 0,2% delle clip audio acquisite mediante l’Assistente Google vengono sottoposte a trascrizione e a un successivo ascolto al fine di valutare l’efficacia degli algoritmi.