Confermata dal Consiglio di stato la multa da 900mila euro a cui l’Antitrust ha condannato Apple per la garanzia di soli 12 mesi offerta ai suoi clienti .
I fatti risalgono al 2011 , quando l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) – a seguito dell’indagine aperta su denuncia di diverse associazioni di consumatori – avviava un procedimento per verificare l’inottemperanza nei confronti di un gruppo di tre società controllate da Apple al termine del quale aveva comminato sanzioni per un totale di circa 900mila euro per il mancato adeguamento alla normativa italiana in materia di garanzie.
Già alla fine del 2011 i rivenditori come Apple Sales International erano stati obbligati dall’autorità italiana a modificare entro tre mesi le condizioni di vendita dei servizi AppleCare Protection Plan , “inserendo l’indicazione sulla esistenza e durata biennale della garanzia di conformità”, tuttavia solo successivamente Apple aveva adottato le modifiche opportune a riconoscere i diritti dei consumatori: il problema è legato al fatto che non avrebbe adeguatamente informato i consumatori circa i loro diritti di assistenza gratuita biennale sui prodotti venduti , limitandosi a riconoscere la sola garanzia commerciale di un anno ed inducendo il consumatore ad attivare un rapporto contrattuale nuovo a titolo oneroso, l’ AppleCare Protection Plan , il cui contenuto risulta in parte sovrapposto ai diritti già previsti dagli articoli 132 e 133 del Codice del consumo, che non prevede addebito di costi o limitazioni.
Per le stesse motivazioni Apple si è trovata nei guai anche in altri paesi europei, come per esempio il Belgio , e contro di essa si era espressa anche l’allora Commissario europeo alla Giustizia Viviane Reding invitando i Garanti degli stati membri che ancora non si erano mossi ad adottare pratiche più severe contro le garanzie parziali.
Claudio Tamburrino