Quasi contemporaneamente alla passeggiata spaziale effettuata durante la missione Polaris Dawn, SpaceX ha lanciato il suo razzo Falcon 9 dallo Space Launch Complex 40 della Cape Canaveral Space Force Station in Florida. A bordo non c’erano però i satelliti Starlink, ma quelli della concorrente AST SpaceMobile, un’azienda del Texas che offrirà la connessione tramite smartphone.
Cinque satelliti BlueBird
AST SpaceMobile aveva già portato in orbita LEO due prototipi (BlueWalker 1 e 3) nel 2019 e 2022. Il primo è rientrato nell’atmosfera terrestre, mentre il secondo è ancora funzionante. Quest’ultimo, lanciato da SpaceX, è stato usato per effettuare una telefonata satellitare tra due smartphone (aprile 2023) dal Texas al Giappone sulla rete 2G di AT&T.
In base al contratto sottoscritto con SpaceX, ieri mattina sono stati lanciati i primi cinque satelliti BlueBird operativi, come si può vedere nel video. Sono basati sul design del prototipo BlueWalker 3, quindi hanno una antenna di circa 64 mq che consente una comunicazione bidirezionale per lo scambio di testo, dati, voce e video ad una velocità massima di 120 Mbps.
Inizialmente è prevista la copertura completa degli Stati Uniti, sfruttando le rete di AT&T e Verizon. Il servizio verrà successivamente attivato in altri paesi, grazie agli accordi già sottoscritti con gli operatori (TIM in Italia).
Nel frattempo, SpaceX ha incrementato il numero di satelliti Starlink con funzionalità Direct to Cell. Stamattina sono stati lanciati altri 13 satelliti dalla Vandenberg Space Force Base in California, portando il totale a 194.
Due giorni fa, T-Mobile ha annunciato di aver inviato il primo avviso di emergenza via satellite. Uno dei satelliti con funzionalità Direct to Cell ha ricevuto il messaggio che è stato quindi trasmesso verso un’area geografica interessata da un ipotetico avviso di evacuazione.