Il Ministero dello Sviluppo Economico ha comunicato l’esito dell’apertura delle buste relativa alla presentazione delle offerte economiche per la procedura di assegnazione delle frequenze 5G. Si tratta di un passaggio cruciale per gli assetti della prossima generazione del mobile, la cui corsa è partita ormai da tempo, le cui prime applicazioni sono già in essere, ma per la quale occorrerà ora capire i paletti regolamentari ed i protagonisti che saranno in grado di aggiudicarsi lo sfruttamento dello spettro dedicato.
Sono cinque le società che hanno presentato un’offerta, con due escluse d’eccellenza fin dall’inizio: Linkem SpA e Open Fiber SpA, infatti, erano state ammesse alla procedura ma hanno preferito infine non presentare alcuna offerta. Queste le cinque aziende che si contenderanno le frequenze per il 5G in Italia:
- Iliad Italia SpA
- Fastweb SpA
- Wind 3 SpA
- Vodafone SpA
- Telecom Italia SpA
Complessivamente lo stato andrà ad incassare da questa gara poco meno di 2,5 miliardi di euro.
L’esito della gara sarà di grandissima importanza per capire quelli che saranno i rapporti di forza nello sfruttamento delle frequenze 5G: la prospettiva è quella di una rete tramite la quale passerà non soltanto la telefonia mobile e il traffico dati che il mobile vedrà in vorticosa crescita, ma che sarà altresì il centro dell’imporsi dell’IoT e di molte realtà oggi neppure minimamente immaginabili su 4G. Il 5G ha infatti peculiarità specifiche, basse latenze e la possibilità di trovare applicazioni in ambito medicale, automobilistico e altri contesti presso i quali può avviare vere e proprie rivoluzioni. La rete di nuova generazione non si presenta come una semplice evoluzione, insomma, ma incarna grandi ambizioni. Nelle buste depositate al ministero ci sono indicati, nero su bianco, gli auspici delle cinque aziende in corsa per lo spettro.
Il bando
Quel che emerge immediatamente è il fatto che vi siano due sentenze già scritte: la prima è l’assenza di offerte per la banda 700 SDL, “nonché per il blocco specifico in banda 3600-3800 MHz”; la seconda è l’aggiudicazione già completata per un lotto in banda 700 MHz, che Iliad Italia SpA fa proprio con un’offerta da 676 milioni di euro.
L’Italia, già al centro dell’attenzione internazionale con la sperimentazione di reti e servizi 5G in 5 città, si pone come uno dei paesi più avanzati al mondo nella adozione di tale nuova tecnologia che, per le sue caratteristiche, quali la bassa latenza, la grande capacità di banda, i bassi consumi energetici, l’alta affidabilità, nei prossimi anni consentirà la digitalizzazione di ampi settori economici: dai trasporti all’industria, all’agricoltura, alla cultura, alla scuola, alla sanità, al turismo, all’ambiente, garantendo ampi margini di crescita.
L’asta metteva a disposizione complessivamente 1275 MHz di spettro secondo regole definite da apposito disciplinare (pdf):
- 1000 MHz nella banda a 26 GHz;
- 200 MHz nella banda a 3.7 GHz;
- e 75 MHz in quella a 700 MHz.
Il diritto d’uso sulle prime due fasce ha inizio dal 1 gennaio 2019, mentre la terza fascia ha inizio dal 1 luglio 2022 (poiché va anzitutto liberata da quello che attualmente è utilizzato come segnale televisivo); per tutti la scadenza è fissata al 31 dicembre 2037
Il dettaglio delle offerte presentate sarà ufficiale entro le prossime ore, dopodiché a partire da giovedì 13 settembre avrà inizio la fase dei miglioramenti competitivi.