Si chiama 2022 FD1 ed è un corpo celeste, o meglio un asteroide, che ha sfiorato la Terra lo scorso venerdì passando addirittura più vicino di quanto passano i satelliti del GPS. Lo scienziato che ha scoperto il corpo è lo stesso che qualche giorno prima aveva visto 2022 EB5, asteroide che ha impattato la Terra senza fare danni.
Se quello è stato scoperto verso l’inizio di marzo (tramite un telescopio Schmidt da 60 cm), questo invece è stato rilevato venerdì 25: individuato poco prima del suo passaggio vicino a noi, esso ha sfiorato la Terra passando ad una velocità di 61.200 km/h. L’orario specifico era le 10.13 in Italia, e la distanza che aveva dalla Terra mentre passava era di 8.700 km.
Altro asteroide sfiora la Terra
Sebbene la misura di quasi 9.000 chilometri sia una distanza spropositata, c’è da riflettere sul fatto che gli stessi satelliti GPS che permettono la geolocalizzazione, orbitano ad una distanza di 20.000 chilometri. Scampato pericolo quindi con 2022 FD1, che non tornerà a minacciarci prima dei prossimi due secoli, anche se nel 2032 potrebbe riavvicinarsi (ma ad una distanza relativa di 6 milioni di chilometri). Il corpo celeste 2022 FD1 infine, nel 2053, ripasserà vicino ad un altro pianeta – in questo caso Venere – ma anche in quel caso non avrà alcun impatto.
Ricordiamo che casi del genere non sono rari: ogni giorno molto materiale spaziale raggiunte il nostro pianeta (dalle 40 alle 100 tonnellate), ma sono quasi sempre corpi di piccole dimensioni che non minacciano danni di alcun tipo.
Non è raro nemmeno trovare questi asteroidi a poche ore dal passaggio: la loro dimensione irrisoria li rende difficili da scovare con anticipo, e l’unico modo per vederli in tempo è attendere il loro passaggio. 2022 EB5 infatti ha impattato la Terra 2 ore dopo l’avvistamento: lo schianto si è verificato in una zona disabitata nei pressi del ghiacciaio Vatnajokull, nell’Islanda Sudorientale.