I rappresentanti delle agenzie spaziali cinese (CNSA) e russa (Roscosmos) hanno illustrato la roadmap relativa alla costruzione della International Lunar Research Station (ILRS), una base sulla Luna che verrà utilizzata per eseguire diversi esperimenti scientifici. Il programma prevede tre fasi, l’ultima delle quali dovrebbe portare gli astronauti sulla superficie lunare nel 2036.
Cina e Russia alla conquista della Luna
ILRS è in realtà un insieme di strutture che dovrebbero essere costruite anche in orbita. Le fasi sono tre (Reconnaissance, Construction e Utilization), ognuna delle quali è composta da varie missioni. La fase Reconnaissance è già iniziata con il lancio del rover Chang’e 4 nel 2018. Lo scopo è l’esplorazione della superficie lunare alla ricerca dei siti più adatti. Tra il 2021 e il 2025 verranno inviati altri sei rover (tre cinesi e tre russi).
La fase Construction prevede l’avvio della costruzione della base lunare e di altre strutture in orbita. Tra il 2026 e il 2035 sono quindi previste almeno sette missioni, cinque delle quali con navette cargo. Con la fase finale Utilization, prevista dal 2036, inizierà l’esplorazione umana con l’arrivo degli astronauti. Si tratta in pratica della risposta cinese-russa al programma Artemis della NASA.
CNSA e Roscosmos hanno sottolineato che il progetto è aperto anche ad altre agenzie. Sono in corso discussioni con ESA (Agenzia Spaziale Europea) e l’agenzia spaziale francese.
Nel frattempo la Cina ha portato tre astronauti sulla Tiangong Space Station che orbita intorno alla Terra. Al momento c’è solo il modulo principale Tianhe, lanciato con il razzo Long March 5B (alcuni pezzi sono caduti nell’Oceano Indiano a nord delle Maldive). Gli altri due moduli (Wentian e Mengtian) verranno lanciati nel corso del 2022.