Dopo la denuncia della Hasbro , ecco un altra gatta da pelare per il Transformer Prime della Asus, nuovo tablet Android equipaggiato con il potente SoC Tegra 3 . A quanto sembra il dispositivo viene fornito dalla casa con il bootloader blindato .
Una scelta del genere, solitamente compiuta in nome della sicurezza informatica, limita le possibilità d’intervento esterno, tagliando fuori discorsi come modding e custom firmware. Senza bootloader sbloccato non è infatti possibile realizzare ROM personalizzate con cui espandere i confini della tavoletta.
Secondo i programmatori della community androide che hanno ispezionato per primi i file di sistema, il bootloader del Transformer Prime sarebbe stato addirittura cifrato con una chiave a 128 bit, praticamente impossibile da decodificare.
Lo strano cambio di politica riporta alla mente le scelte infelici compiute da HTC con certi dispositivi, sbloccati soltanto di recente con un aggiornamento firmware richiesto a gran voce dai clienti. Un lucchetto del genere può sempre trasformarsi in un arma a doppio taglio, e sfociare in un calo d’interesse da parte degli acquirenti “smanettoni” (e spesso assimilabili ai cosiddetti “opinion leader”).
Roberto Pulito