Milano – Ieri Asus ha ufficialmente presentato in Italia i nuovi modelli di Eee PC che, all’inizio di settembre, raggiungeranno il mercato nostrano affiancandosi alle preesistenti versioni del famoso netbook. L’azienda ha anche mostrato dal vivo l’Eee Box, un sistema desktop ultracompatto basato sullo stesso hardware degli Eee PC di nuova generazione.
I nuovi Eee PC sono rappresentati dai modelli 900A, 901, 904HD e 1000H , le cui caratteristiche tecniche sono sintetizzate nella tabella a fondo pagina. È ormai noto come la serie 900 monti display da 8,9 pollici, mentre quella 1000, di cui il 1000H rappresenta il primo membro, adotta un monitor da 10 pollici: questa dovrebbe essere la massima diagonale a cui Asus spingerà i display dei propri mini notebook.
Tranne il 904HD, che utilizza ancora il vecchio Celeron M ULV a 900 MHz, tutti gli altri modelli di Eee PC annunciati ieri integrano il neonato processore Atom di Intel . Nel modello 1000 giunto in redazione, che dovrebbe condividere lo stesso hardware – a parte il differente sistema di storage – del 1000H, il modello di Atom è l’N270 a 1,6 GHz , lo stesso per altro utilizzato su tutti i netbook Atom-based finora annunciati. Questo chip integra 512 KB cache L2 e supporta un front-side bus a 533 MHz.
L’N270 appartiene, come tutti gli Atom della serie “N”, alla famiglia Diamondville , più economica della Silverthorne : il motivo è che i processori Diamondville hanno un die di silicio più grande e un consumo massimo più elevato. Il modello N270 sembra fornire il miglior rapporto tra perfomance, costi e consumi: le prestazioni sono di poco superiori a quelle del Celeron M ULV 900, il costo è di appena 44 dollari per 1000 unità, e il thermal design power è di 2,5 watt (la metà di quello del Celeron).
Alcuni laboratori hardware sostengono di aver ricevuto campioni dei nuovi Eee PC basati sull’Atom N230 (un chip che per altro esiste col nome di Atom 230, senza “N”), ma questa convinzione nasce da un fraintendimento: CPU-Z, una celebre utility per Windows che fornisce informazioni sull’hardware di sistema, identifica infatti l’N270 con il nome “Intel Atom 230”, salvo poi riportare correttamente il modello del chip qualche riga più sotto, alla voce specification (v. figura a lato).
Sebbene l’Atom 230 condivida buona parte delle specifiche tecniche dell’N270 , inclusa frequenza di clock, quantità di cache e frequenza dell’FSB, questa CPU è stata progettata per i PC desktop della categoria nettop: come tale, ha un TDP più elevato (4 watt) e manca del supporto alla tecnologia di risparmio energetico Enhanced SpeedStep. Rispetto al 230, l’N270 manca invece del supporto ai 64 bit.
Il moltiplicarsi delle versioni di Eee PC rischia di creare una certa confusione tra i consumatori, e il modo in cui Asus ha denominato i suoi portatilini sembra aggiungere ulteriore caos . L’esempio più eclatante è dato dal 900A, che a dispetto di quanto suggerisce il nome non si differenzia dal 900 solo per la CPU , l’Atom al posto del Celeron, ma anche per la differente risoluzione della webcam (0,3 mpixel nel 900A, 1,3 mpixel nel 900), per la differente capacità del disco a stato solido (8 GB nel 900A, 12/20 GB nel 900), e per il supporto esclusivo a Linux. Si tratta senza dubbio di sottigliezze, che però contribuiscono a disorientare l’utente ed a costringerlo a minuziose comparazioni.
Da notare come l’Eee PC 1000H e l’Eee PC 901 supportino gli standard wireless 802.11n e Bluetooth , e includano entrambi una webcam da 1,3 mpixel. Il 1000H ha invece in comune con il 904HD (dove il suffisso “HD” sta per hard disk ) un drive magnetico da 80 GB , che a fronte di una maggiore capacità di storage accresce il peso complessivo del netbook : questo è pari a 1,45 Kg per il 1000H, ed a 1,36 Kg per il 904HD. Il peso del 900A e del 901 è invece, rispettivamente, di 1 e 1,1 Kg, dunque non distante dai 950 grammi del “vecchio” 701.
Il modello 901 si distingue invece dai suoi fratelli per il supporto all’audio Dolby Surround e per l’ elevato numero di colorazioni : Sakura (Fragola), Sweet Pea (Verde Limone), Urban Metropolis (Nero Brillante) e White Peony (Bianco Lucido). Gli altri modelli saranno disponibili solo nelle classiche colorazioni bianche e nere (lucide), tranne il 900A che arriverà anche in versione Purple (Prugna).
A parte il 900A, che monterà una batteria a 4 celle, tutti gli altri Eee PC utilizzeranno una batteria a 6 celle (che nel modello 1000 pervenuto in redazione è da 6600 mAh): quest’ultima dovrebbe garantire, a seconda del modello e dell’utilizzo, un’ autonomia compresa fra le 3,2 e le 7,8 ore .
Rimane da sottolineare come il modello 1000H sarà disponibile esclusivamente con Windows XP Home , mentre il 901 e il 904HD potranno essere acquistati anche con Xandros Linux.
Per quanto riguarda i prezzi, Asus Italia si è limitata a dire che questi andranno da 299 a 499 euro IVA inclusa. Non è difficile immaginare che all’estremità di questa fascia si trovino il 900A, ossia il più economico del lotto, e il 1000H, il più caro. In il 901 e il 904HD dovrebbero collocarsi nel mezzo, seppure in posizioni differenti.
Asus ha introdotto in Italia anche il nuovo modello di Eee PC 900 con SSD da 16 GB , che presenta tutte le principali caratteristiche dell’attuale versione con SSD da 12 GB (Windows XP) o 20 GB (Linux). Asus non ha specificato quale sistema operativo sarà pre-installato sul 900 da 16 GB.
Un portavoce di Asus Italia ha dichiarato a Punto Informatico che il preannunciato Eee PC 1000 dovrebbe arrivare sul mercato italiano il prossimo ottobre . Anche in questo caso il prezzo non è ancora stato annunciato, ma dovrebbe aggirarsi sui 500 euro. Il 1000 avrà le stesse caratteristiche tecniche del cugino 1000H, ma rispetto a questo monterà un hard disk da 80 GB e sarà disponibile solo con Linux pre-installato. Una recensione di questo modello sarà pubblicata su queste pagine nei prossimi giorni.
Alla presentazione milanese si è potuto toccare con mano anche l’ Eee Box , che ormai da mesi domina le pagine dedicate al gossip hi-tech. L’unità, che conserva la filosofia “eee” (Easy – Exciting – Excellent) alla base dell’Eee PC, pesa all’incirca un chilogrammo e misura più o meno quanto un libro (223 x 178 x 16 mm).
I dettagli dei vari modelli non sono ancora noti, ma la dotazione di base prevede un processore Atom N270, 1 GB di memoria RAM DDR2 SO-DIMM, un hard disk da 80 GB, un modulo wireless 802.11b/g/n, un lettore di memory card SD/MMC, 4 porte USB, uscita DVI-I, e supporto VESA per l’installazione sul retro di un monitor dotato dell’apposito attacco. Le indiscrezioni parlavano anche di una porta di rete Gigabit Ethernet, di cui però Asus non ha fatto menzione.
L’azienda ha invece confermato che, almeno inizialmente, l’Eee Box sarà disponibile solo con Windows XP e nelle colorazioni bianca e nera.
Una delle chicche di Eee Box sarà l’integrazione della tecnologia Express Gate , che permette all’utente di avviare un ambiente desktop ai minimi termini in soli 7 secondi: da qui è possibile, secondo Asus, “accedere ad Internet, gestire le proprie foto o comunicare con IM/Skype”. Il sistema operativo ultraleggero alla base di Express Gate è, come noto, la speciale distribuzione Linux sviluppata da DeviceVM e chiamata Splashtop . Asus ha già integrato Express Gate su oltre una decina di modelli di schede madre, ed entro la fine dell’anno conta di portare questa tecnologia su tutta la propria gamma di motherboard per PC.
In base alla configurazione, il prezzo al pubblico di Eee Box sarà compreso fra 250 e 300 euro . Anche l’Eee Box, come i nuovi Eee PC, raggiungerà gli scaffali dei negozi europei all’inizio di settembre.