Asus ha fatto irruzione nel mercato dei supercomputer in formato desktop con un sistema, l’ESC 1000, che utilizza i processori grafici di Nvidia per fornire una potenza di calcolo di 1,1 teraFLOPS.
L’ESC 1000 integra un singolo processore Xeon W3580 a 3,33 GHZ e 960 core grafici di Nvidia contenuti in tre schede Tesla C1060 .
Introdotta lo scorso giugno, la scheda Tesla C1060 è una soluzione dual-slot composta da 240 unità di stream processing con clock di 1,3 GHz, 4 GB di memoria GDDR con bus a 512 bit e clock di 800 MHz (1600 MHz effettivi), consumo massimo di 225 watt e tipico di 160 watt, interfaccia PCI Express x16 2.0 e sistema di raffreddamento attivo. Il processore grafico alla base di tale scheda adotta la stessa architettura delle GPU desktop GTX 280 e GTX 260 .
Con la linea di soluzioni Tesla, Nvidia promuove i suoi core grafici come un’alternativa alle CPU general purpose per la realizzazione di supercomputer più economici e capaci di consumare meno. Va però ricordato che le moderne GPU non sono adatte per accelerare qualsiasi tipo di applicazione, ma solo quelle che fanno un uso intensivo di calcoli matematici in virgola mobile e che si prestino ad essere fortemente parallelizzate: tali applicazioni generalmente vengono utilizzate nell’ambito della ricerca scientifica, dell’analisi finanziaria e dell’ingegneria.
Il mini supercomputer di Asus, che ha un ingombro di poco superiore a quello di un tipico PC desktop, contiene al suo interno 24 GB di memoria DDR3-1333, un hard disk da 500 GB, un alimentatore da 1100 watt e una scheda grafica Quadro FX5800. Secondo Asus, il costo di possesso dell’ESC 1000 nel corso di cinque anni è, per quanto concerne il software e l’hardware, di circa 14.500 dollari.
L’ESC 1000 è il risultato di una collaborazione tra Asus, Nvidia e la National Chao Tung University di Taiwan. La sua commercializzazione dovrebbe iniziare tra breve, ma Asus non ha rivelato né il prezzo per singola unità né la data di lancio sui mercati occidentali.
Alessandro Del Rosso