600 strutture e una mappa: il Ministero dello Sviluppo Economico ha presentato “Atlante Impresa 4.0” con cui le imprese italiane possono trovare sul territorio le strutture che offrono “servizi e tecnologie per l’innovazione e la digitalizzazione“. Insomma: un modo per stimolare le aziende a far rete in quella fascia di aziende dove spesso l’interconnessione latita e dove l’abbondante creatività non trova corrispettivo nelle necessarie soluzioni tecnologiche necessarie. Industria 4.0 dovrà essere anche questo: contaminazione e interconnessione. L’Atlante i4.0 nasce da questo presupposto.
Dopo la fase emergenziale ora è vitale pianificare il rilancio del nostro Paese. In questo scenario giocano un ruolo centrale le nuove tecnologie e le competenze digitali. Le imprese più piccole sono quelle che mostrano maggiori difficoltà di fronte al cambiamento. E’ soprattutto a loro che si rivolge l’Atlante, una bussola 4.0 per orientare gli imprenditori nella scelta dei compagni di viaggio più qualificati ed adatti per affrontare la sfida della digital transformation
Carlo Sangalli, Presidente Unioncamere
Atlante i4.0
L’utilità della mappa (qui il sito ufficiale) è in questa fase ancora relativa se, come ammette il MISE, metà delle strutture censite è al Nord (21% al Centro, 28% al Sud), ben una su tre fornisce semplicemente servizi per la stampa 3D ed appena l’1% è in grado di sostenere elementi di maggior avanguardia come Blockchain e Intelligenza Artificiale. La prospettiva è quella di una mappatura sempre più ampia, però, e tale da rendere l’Atlante sempre più ricco di opzioni e di riferimenti sui quali l’impresa italiana possa sviluppare opportunità di mercato.
Ad oggi il censimento e la mappatura contemplano:
- 8 Competence Center (CC) – i Centri di Competenza ad alta specializzazione;
- 263 Digital Innovation Hub (DIH) e Ecosistema Digitale per l’Innovazione (EDI) delle Associazioni di categoria;
- 88 Punti Impresa Digitale (PID) delle Camere di commercio;
- 27 Centri di Trasferimento Tecnologico (CTT) certificati da Unioncamere;
- 161 FabLAB (“una sorta di istituti professionali per la fabbricazione digitale del Made in Italy“) per la manifattura additiva;
- 38 Incubatori Certificati per le startup innovative;
- 104 Istituti Tecnici Superiori (ITS).
Così Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo Economico, contestualmente alla presentazione del progetto:
Oggi è arrivato il momento di lavorare affinché la tanta ricerca che nel nostro Paese viene effettuata nei centri specializzati, nelle università e al di fuori del mondo dell’impresa, possa trovare maggiore sbocco sul mercato. Domanda e offerta di sapere da un lato e tecnologia dall’altro devono incontrarsi in un percorso fondamentale di efficienza e di innovazione del nostro Paese. L’Atlante da questo punto di vista è uno strumento molto utile per le imprese. Andiamo a mappare su tutto il territorio nazionale i soggetti per l’innovazione, per dare alle imprese un supporto importantissimo nel momento in cui vogliono fare trasferimento tecnologico e utilizzare la ricerca per azioni di mercato