Oggi Atom è sinonimo di netbook e nettop, ma i suoi potenziali campi di applicazione sono ben più vasti. Intel sembra ora intenzionata a dimostrarlo con l’introduzione di nuove CPU “atomiche” destinate a diverse tipologie di device embedded.
I nuovi modelli di Atom, in tutto quattro, appartengono alla serie Z5xx , e sono disponibili con vari formati di package particolarmente indicati per i computer di bordo con funzionalità di infotainment , gli smarthone multimediali e altre appliance. Alcune versioni, poi, sono specificamente progettate per operare a temperature estreme, e sono pertanto adatte per l’impiego in certe applicazioni industriali.
Intel afferma che Atom rappresenta uno dei suoi “motori di crescita” in segmenti quali il mobile computing, l’In-Vehicle Infotainment per autoveicoli, il controllo e l’automazione industriali e i telefoni multimediali. L’azienda ha poi tenuto a specificare come i suoi chip possano essere abbinati indifferentemente a Windows o a Linux: quest’ultima piattaforma, come noto, ha trovato terreno particolarmente fertile nel segmento dei netbook.
“Con l’aggiunta di questi nuovi prodotti, possiamo estendere i vantaggi dei processori Intel in nuove applicazioni, dispositivi e client che sviluppano prodotti utilizzati in ambienti a temperatura variabile con una particolare attenzione per il risparmio energetico”, ha affermato Doug Davis, dirigente Intel. “Riuscendo a soddisfare i requisiti degli ambienti embedded e dei nuovi segmenti di mercato, sarà possibile offrire la connettività e le funzionalità necessarie per rispondere alla crescita del numero di dispositivi collegabili a Internet embedded, che dovrebbero raggiungere le 15 milioni di unità entro il 2015”, ha aggiunto Davis, citando il rapporto, intitolato “The Embedded Internet: Methodology and Findings” pubblicato a gennaio da John Gantz di IDC.
La serie di Atom Z5xx, nota in codice come Silverthorne , si differenzia da quella N2xx impiegata nei netbook per l’adozione di un package più piccolo, pari a 13 x 14 mm, un thermal design power compreso tra 0,65 e 2,4 watt, e il supporto alla tecnologia di virtualizzazione Intel VT. Questi chip supportano inoltre le istruzioni estese MMX, SSE, SSE2, SSE3, SSSE3, la tecnologia di risparmio energetico Enhanced Intel SpeedStep, la tecnologia Hyper-Threading e l’XD bit. Niente supporto ai 64 bit.
I nuovi Atom saranno disponibili a partire dal prossimo trimestre.
A dimostrazione della grande duttilità dell’Atom, alcune aziende, tra le quali Microsoft , stanno valutando l’impiego di questi processori nei server. In Italia c’è chi ha già trasformato questa idea in un prodotto commerciale: si tratta di BrainBox , un produttore italiano di blade server che ha appena introdotto un sistema rack basato su blade con CPU Atom 330 a 1,6 GHz.
Il Blade Server CR ATOM, questo il nome del sistema, è un case rack 6U che ospita 8 lame basate sulla scheda madre Little Falls 2 di Intel in formato Mini-Itx. L’azienda afferma che ogni singolo blade consuma circa 30 watt, e l’intero rack 360 watt. Il prezzo al pubblico di questa soluzione è di 2299 euro.
Alessandro Del Rosso