La Federal Trade Commission (FTC) ha denunciato AT&T per le sue pratiche di throttling delle connessioni su rete cellulare, su utenze che avrebbero dovuto avere accesso “illimitato” alle risorse telematiche ma che venivano invece rallentate anche del 90 per cento nel trasferimento dati.
Il secondo maggior operatore mobile del paese è accusato di aver “ingannato” i propri utenti fornendo loro piani di connessione illimitati che illimitati non sono affatto, dice ancora la FTC: stando ai dati raccolti assieme alla Federal Communications Commission (FCC), si parla di 3,5 milioni di singole utenze “limitate” per 25 milioni di volte.
La risposta di AT&T non si è fatta attendere e utilizza toni altrettanto franchi per respingere le accuse di FTC al mittente : le illazioni della commissione sarebbero “prive di fondamento” e nulla hanno a che fare con le pratiche di “network management” adottate dalla corporation, AT&T è sempre stata “trasparente” con gli utenti e gestisce le proprie risorse di rete così da offrire il “miglior servizio possibile” per tutti i suoi sottoscrittori.
La questione del throttling dei dati (su mobile e non) continua a essere uno degli argomenti più spinosi nelle cronache tecnologiche dagli USA: Verizon Wireless ha ufficialmente annunciato l’abbandono di ogni piano di restrizione alle velocità su connessioni LTE, e qualora FTC avesse successo in tribunale AT&T sarebbe costretta a compensare gli utenti per l’inadempienza di contratto.
Alfonso Maruccia