La telco statunitense AT&T risponde con minacce di azioni legali alle lamentele dell’utente che si rivolga direttamente al CEO: netiquette e customer care sembrano essere state del tutto dimenticati, prima che montasse la polemica, prima delle scuse ufficiali.
L’utente AT&T Giorgio Galante, abbonato con due differenti piani tariffari per iPhone e per iPad, aveva inviato due email in due settimane direttamente a Randall Stephenson, CEO di AT&T, il cui indirizzo era trapelato in Rete.
Certo si trattava di due mail di protesta, con cui Galante criticava le scelte promozionali di AT&T e si lamentava di tariffe ritenute del tutto inique.
Mail che non sono rimaste inascoltata: il lamentevole Giorgio ha presto ricevuto un messaggio in segreteria dal’ esecutive response staff di AT&T, un perentorio “grazie per il feedback. Ma se disturberai nuovamente il nostro CEO, ti inviteremo ufficialmente a desistere”. Un carteggio che deve aver stupito l’utente almeno quanto coloro che sono stati raggiunti dalle leggendarie epifanie a mezzo mail firmate direttamente da Steve Jobs.
La minaccia di una lettera di cease and decease non ha però spaventato Giorgio Galante, che ha prontamente postato tutto sul suo blog So long and Thanks for all the fish innescando il caso in Rete.
Sono stati in molti a restare sorpresi del fatto che un colosso come AT&T si sia mobilitato per mandare una minaccia legale ad un suo cliente, per quanto destinato a diventare un ex. Un passo falso così pericoloso da essere immediatamente compreso dalla stessa telco: dopo che il caso è montato in Rete, ha fatto marcia indietro. Ricordando tutti i servizi di assistenza messi a disposizione dei clienti e inviando le proprie scuse a Giorgio, contattato direttamente da un vicepresidente AT&T.
Claudio Tamburrino