La conferma è arrivata nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal portavoce della Federal Reserve. Le infrastrutture informatiche della banca centrale statunitense sono state violate attraverso una vulnerabilità temporanea in uno dei siti web interni , permettendo ad alcuni membri di Anonymous di entrare in possesso delle informazioni personali di oltre 4mila banchieri a stelle e strisce.
Tra credenziali d’accesso e indirizzi IP, il celebre collettivo hacker aveva pubblicato online un corposo documento di dati trafugati dai sistemi informatici della banca centrale statunitense. Lo stesso portavoce della Federal Reserve ha ora precisato che l’incidente non ha portato alla compromissione delle operazioni critiche nel sistema bancario , con la specifica vulnerabilità risolta in tempi brevi.
Mistero sul sito finito nel mirino, probabilmente un archivio di contatti gestito per le banche in caso di disastri naturali .
Dopo una simile offensiva condotta dagli smanettoni del nucleo GhostShell , la fuga degli account farebbe parte della cosiddetta Operation Last Resort, annunciata da Anonymous dopo la morte dell’hacktivista Aaron Swartz . In una serie di cinguettii su Twitter, il collettivo aveva rivendicato la paternità di numerosi attacchi a siti governativi e aziendali. ( M.V. )