Una maxi campagna smishing si sta diffondendo su una delle applicazioni di messaggistica istantanea più diffuse al mondo. La nuova truffa telefonica che gira su WhatsApp è particolarmente spietata. Infatti, le vittime cadono nella trappola dei cybercriminali perché il messaggio che ricevono sembra essere stato inviato da uno dei contatti in rubrica.
Si tratta di una nuova strategia quella di utilizzare numerazioni con prefisso nazionale (+39) o addirittura sfruttando nomi di contatti presenti nella rubrica delle vittime. Ma come funziona questo nuovo raggiro e qual è l’obiettivo dei cybercriminali nel diffonderlo? Iniziamo a vedere qual è la strategia e la metodologia.
La nuova truffa telefonica inizia con un messaggio su WhatsApp che recita: “Ciao! Per favore votate… è la figlia della mia amica, il premio principale è una borsa di studio“. Come dicevamo, il messaggio sembra proprio essere stato inviato da uno dei contatti presenti in rubrica, per non destare sospetti e per superare la diffidenza verso numerazioni internazionali e sconosciute.
Il link fraudolento della nuova truffa telefonica WhatsApp
Il cuore della nuova truffa telefonica WhatsApp è un link fraudolento che l’utente viene invogliato a cliccare perché gli permetterebbe di vincere un premio. La Polizia Postale avverte: “La proposta potrà sembrare invitante e il messaggio del nostro amico innocuo“, ma non è assolutamente così.
Infatti, gli esperti delle forze dell’ordine continuano: “Al contrario, cliccando su link fraudolenti e comunicando i nostri dati personali, cybercriminali senza scrupoli possono accedere ai contatti presenti in rubrica, impadronirsi dei nostri account, rubare la nostra identità per commettere altre truffe“.
Ecco qual è l’obiettivo, accedere ai nostri account per rubare la nostra identità. Questo permetterà loro di realizzare nuove truffe telefoniche e altre pratiche per nascondere la loro vera identità e diffondere il messaggio WhatsApp ai nostri contatti con il nostro numero.
La Polizia Postale consiglia: “Proteggi i tuoi dati con cura. Non comunicare mai dati personali su richieste ricevute tramite messaggi, e-mail, al telefono. Non cliccare su link e non aprire allegati senza aver verificato l’autenticità della comunicazione“.