Il concetto di proprietà è entrato in crisi per molti motivi e in molti ambiti, partendo dal car sharing per passare al software-as-a-service, ma la proposta che porta avanti Sonos sembra spingere ulteriormente oltre l’asticella: il gruppo propone infatti le proprie soluzioni audio per la casa a noleggio. Si chiama Sonos Flex, parte come sperimentazione, ma porta in seno ambizioni innovative.
Sonos Flex, audio a noleggio
Ovviamente il rapporto tra azienda e utente viene a cambiare sotto molti punti di vista e l’accesso all’hardware diventa una forma differente di utilizzo: sebbene l’uso sia esclusivo, libero e totale, di fatto l’utente non entra mai in possesso dello strumento che sta utilizzando in casa propria. In cambio, ha la possibilità di accedere a nuove versioni in aggiornamento continuo, potendo così contare sempre sulla massima qualità allo stesso prezzo mensile.
Nel caso di Sonos l’offerta Flex consente ad esempio di accedere ad una coppia di Sonos One (dal costo pari a 229 euro cadauno) a fronte di un esborso mensile pari a 15 euro. I conti son presto fatti: lo strumento risulta pagato nell’arco di 15 mesi, come se si facesse fronte ad un pagamento dilazionato a tasso zero. Varie le soluzioni proposte all’interno del pacchetto Sonos Flex, ma il rapporto tra costo di acquisto e costo di noleggio rimane sostanzialmente questo: il prezzo di acquisto viene ammortizzato in 15-20 mensilità a seconda del bundle prescelto. L’utente può interrompere il noleggio in qualsiasi momento, potendo così scegliere una precisa configurazione anche solo per limitati periodi di tempo.
Non si tratta certo di una novità assoluta: Microsoft, Apple e altri gruppi hanno già portato avanti proposte simili nel tempo. Questa volta però l’offerta è per oggetti di uso domestico, non certo con finalità business, estendendo dunque anche all’entertainment questo tipo di rent-to-own. Il servizio è al momento in fase di test limitato sul territorio olandese, con prodotti in tiratura limitata. Per Sonos si tratta di una sperimentazione: in base al feedback raccolto si valuterà se estendere l’offerta anche su altri mercati.