45 milioni di televisori installati nelle case degli italiani. 75 milioni di dispositivi nelle loro tasche. Auditel non può più non tenerne conto, nell’ambito delle proprie rilevazione sugli ascolti. È così che nasce la Total Audience. Si tratta della nuova modalità di valutazione dello share che considera tutte le tipologie di schermi impiegate per la fruizione delle trasmissioni. Ad annunciarla è stato il presidente Andrea Imperiali, in occasione dell’intervento al Senato per la presentazione della relazione annuale.
La Total Audience di Auditel: dentro anche i dispositivi
La nuova metodologia prende dunque in esame anche lo streaming, in diretta oppure on-demand, effettuato entro le mura domestiche oppure in mobilità attraverso smartphone e tablet.
Come funziona? Di fatto, affianca al sistema campionario del SuperPanel (composto da 16.100 famiglie) un sistema censuario che rileva in modo granulare l’ascolto di ogni device mediante software specifici. Sulle pagine del sito ufficiale di Auditel, da tempo si fa riferimento alla Total Audience come a una chimera. Ora è destinata a diventare realtà.
La Total Audience della televisione, come è definita in gergo tecnico dagli stakeholder, è la “chimera” di tutte le società di rilevazione degli ascolti e di tutti gli omologhi internazionali di Auditel. Tutti ci stanno lavorando, nessuno fino ad oggi è ancora riuscito a realizzarla.
In arrivo inoltre una novità relativa agli spot pubblicitari. Si tratta di un codice univoco per ogni messaggio promozionale, che permetterà di tracciarlo indipendentemente dalla piattaforma di trasmissione e dal dispositivo impiegato. A questo si aggiunge, infine, la riorganizzazione dei cosiddetti ascolti non riconosciuti ovvero quelli generati dai soggetti che non hanno chiesto di essere sottoposti a misurazione o che fruiscono dei contenuti attraverso, ad esempio le piattaforme di gaming.
L’introduzione delle novità è stata pensata e pianificata per risultare conforme a quanto previsto e chiesto da AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) con la definizione delle nuove linee guida.