Il futuro sembra tingersi di nero dopo l’approvazione dei lavori per la riqualificazione della storica sede Rai di Viale Mazzini. Un lavoro che ristrutturerà 30mila mq per assicurare un ambiente salutare ai 13 mila dipendenti. Peccato però che i fondi per quest’opera verranno presi, direttamente e indirettamente, dal Canone Rai.
Perciò non hanno tutti i torti quei contribuenti che si stanno preoccupando in merito al futuro di questa tassa. Le probabilità che nel 2023 il Canone Rai subirà un aumento salgono dopo questa notizia che fa felici i dipendenti di “Mamma Rai”, ma spaventa i cittadini italiani. Nel comunicato ufficiale di tale approvazione di legge:
Nuovi spazi, più comfort per le persone, tecnologie all’avanguardia. Ed una progettazione basata sui principi di biofilia e sostenibilità renderanno l’edificio fortemente innovativo. Spazi per i servizi alla persona, con una riqualificazione della zona ristoro, la creazione di un giardino esterno su via Podgora. Riqualificazione della galleria di opere d’arte, con gli arazzi rinascimentali e le sculture, esempi rappresentativi del grande patrimonio artistico e architettonico Rai.
Nel contesto è un’ottima idea, ma la speranza è che questo non pesi poi come un macigno nelle tasche degli italiani. Anche perché la situazione economica attuale non è delle migliori. Ci sono ancora tante famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese a causa dei continui rincari.
Canone Rai: tra le novità anche un possibile aumento
Purtroppo dobbiamo accettare che tra le varie novità legate al Canone Rai potrebbe anche esserci un possibile aumento. A rafforzare questa ipotesi non è solo la scusa che dal 2023 verrà tolto dalla bolletta della luce, ma ora si è aggiunta anche la riqualificazione della sede di Viale Mazzini.
Carlo Fuortes, Amministratore Delegato del Servizio Pubblico Radiofonico e Televisivo Italiano, poco tempo lamentava difficoltà economiche per un Canone TV tra i più bassi d’Europa. Ora però, con fierezza ha annunciato questa novità:
Con il progetto di ristrutturazione della sede centrale di Viale Mazzini comincia in tempi rapidi l’attuazione del Piano Immobiliare tenuto ad accompagnare la trasformazione digitale della Rai. Il nuovo progetto dovrà garantire sostenibilità ambientale, risparmio energetico, attenzione alla qualità e alla funzionalità degli ambienti di lavoro di tutti i dipendenti. Ciò comporterà anche interventi a favore del verde e di adeguati spazi di incontro. L’operazione che si avvia permetterà inoltre di valorizzare la notevole collezione di dipinti, sculture e altre opere d’arte della nostra azienda. Per la più grande impresa culturale del Paese riqualificare gli immobili, razionalizzare spazi e oneri di manutenzione è un passo doveroso e coerente con le proprie finalità di servizio pubblico.
Sembra proprio che il Canone Rai a 90 euro e le entrate frutto delle pubblicità ormai sempre più insistenti e numerose non siano poi così male come diceva qualche mese fa. La speranza è che di questi tempi a nessuno venga in mente di aumentare questo abbonamento statale.
Nel frattempo continua a correre l’ipotesi di un Canone Rai Regionale. L’idea arriva dal Corecom di Veneto e Lombardia. Però anche questa potrebbe non essere la migliore soluzione perché porterebbe a differenze di costi da una Regione all’altra.