Aura 4.0: gestore dei pacchetti Arch Linux passa da Haskell a Rust

Aura 4.0: gestore dei pacchetti Arch Linux passa da Haskell a Rust

Oltre ad essere basato su Rust, il gestore di pacchetti Arch Linux Aura 4.0 offre un binario 4 volte più piccolo e non richiede sudo.
Aura 4.0: gestore dei pacchetti Arch Linux passa da Haskell a Rust
Oltre ad essere basato su Rust, il gestore di pacchetti Arch Linux Aura 4.0 offre un binario 4 volte più piccolo e non richiede sudo.

Aura, l’amato gestore di pacchetti specificamente progettato per Arch Linux, ha appena subito una significativa trasformazione con il rilascio di Aura 4.0. Questa versione passa dall’iniziale codifica Haskell al linguaggio Rust più efficiente in termini di prestazioni, con una dimensione binaria ridotta di quattro volte. Per chi non lo sapesse, Aura è un potente gestore di pacchetti che semplifica l’installazione e la gestione dei pacchetti su Arch Linux. È noto per la sua gestione fluida sia dei pacchetti Arch ufficiali che di quelli AUR (Arch User Repository) forniti dagli utenti.

Aura 4.0: migliorie e nuove funzionalità

Il passaggio ad Aura 4.0 introduce diversi miglioramenti che lo rendono più user-friendly e robusto. La prima riguarda l’installazione e l’utilizzo. Aura ora consiglia di installare il pacchetto principale (aura), disponibile in AUR, su aura-bin. Un cambiamento significativo è che Aura non richiede più l’accesso root per ogni operazione. Ora determina in modo intelligente quando sono necessari i permessi sudo, migliorando così la sicurezza e l’usabilità. Il sistema di configurazione in Aura 4.0 è stato poi revisionato per essere più personalizzabile. Gli utenti possono facilmente generare un nuovo file di configurazione con un formato migliorato, consentendo impostazioni e preferenze personalizzate.

Inoltre, l’aggiornamento ad Aura 4.0 consente di compilare i pacchetti come utente locale in una directory specifica. Ciò risolve i problemi precedenti relativi alle variabili di ambiente e alle restrizioni sudo. Questa funzionalità è particolarmente utile in ambienti come server remoti e contenitori Docker, dove Aura può operare con un account utente limitato per una maggiore sicurezza. Aura 4 espande la sua suite di comandi con funzionalità aggiuntive che ne migliorano l’utilità. Gli utenti possono ora aprire direttamente una pagina AUR, eseguire controlli delle dipendenze e gestire le cache dei pacchetti con maggiore efficienza. Anche i controlli di integrità del sistema e la gestione della configurazione sono più snelli, offrendo un’esperienza utente più ricca. Per maggiori dettagli è possibile consultare il changelog completo sul sito ufficiale di Aura.

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Pubblicato il
7 ago 2024
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