Australia, database per bevitori

Australia, database per bevitori

Il Dipartimento di Giustizia è pronto ad avviare un registro a cui accederanno tutti i rivenditori online autorizzati. Gli individui classificati come recidivi nel Banned Drinkers Register (BDR) non potranno acquistare sul web gli alcolici
Il Dipartimento di Giustizia è pronto ad avviare un registro a cui accederanno tutti i rivenditori online autorizzati. Gli individui classificati come recidivi nel Banned Drinkers Register (BDR) non potranno acquistare sul web gli alcolici

Un nuovo registro sul web, che resti accessibile a tutti i distributori autorizzati di bevande alcoliche. Una lista di persone bandite, di bevitori incalliti già classificati nel database nazionale dei Banned Drinkers Register (BDR). Proprio a quest’ultimi verrà dunque negato l’acquisto online di birra, vino e superalcolici .

Ad annunciarlo sono stati i vertici del Dipartimento di Giustizia in terra australiana, che appunto obbligheranno tutti i rivenditori autorizzati a bloccare la somministrazione digitale ai netizen inclusi nel BDR . Una decisione che ha scatenato vibranti proteste in Rete.

Alcuni cittadini aussie sono intervenuti a mezzo stampa, sottolineando come il nuovo registro rappresenti una gigantesca violazione della privacy. Una limitazione nelle libertà d’acquisto e soprattutto un clamoroso lasciapassare per attività fraudolente legate alle identità online .

Le autorità australiane hanno invece parlato di un archivio sicuro, ad esclusiva disposizione dei retailer che mostreranno la propria licenza . Le informazioni fornite dagli utenti per l’acquisto online di alcolici sarebbero le stesse, non affatto differenti da quelle necessarie prima dell’avvento del BDR.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
1 dic 2011
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